Parigi, attivisti di Amnesty manifestano per i diritti gay in Cecenia

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I quattro attivisti di Amnesty international che hanno preso parte alla manifestazione (Getty Images)
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Esposto uno striscione sulla spianata del Trocadero, proprio davanti alla Torre Eiffel, contro l'omofobia nella repubblica della Russia meridionale. La manifestazione è stata organizzata in occasione della visita di Vladimir Putin in Francia 

In occasione dell’arrivo in Francia del presidente russo Vladimir Putin, un gruppo di attivisti di Amnesty international ha esposto uno striscione con la scritta "Stop all'omofobia in Cecenia". E lo ha fatto nei pressi della Torre Eiffel, a Parigi. Nelle stesse ore l’organizzazione ha invitato il presidente francese, Emmanuel Macron, a "mettere sotto pressione il suo omologo russo per fare luce sull'ondata di persecuzioni contro gli omosessuali e nei confronti di coloro che sono sospettati di omosessualità in Cecenia, in quanto parte della Federazione Russa".

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="fr" dir="ltr">Stop à l&#39;homophobie en Tchétchénie ! <a href="https://t.co/gQnf0e6Vvc">https://t.co/gQnf0e6Vvc</a> <a href="https://t.co/YzcLG8bJtM">pic.twitter.com/YzcLG8bJtM</a></p>&mdash; Amnesty France (@amnestyfrance) <a href="https://twitter.com/amnestyfrance/status/869110315832799233">29 maggio 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

Gli omosessuali perseguitati

Lo striscione è stato esposto da quattro militanti sulla spianata del Trocadero. La manifestazione fa parte di una serie di iniziative promosse dall’organizzazione umanitaria per fare in modo che vengano rispettati i diritti degli omosessuali in Cecenia. Secondo un’inchiesta del settimanale "Novaya gazeta", infatti, a causa della persecuzione nella regione sarebbero morte almeno tre persone e decine di presunti omosessuali sarebbero stati fermati, detenuti e torturati in una prigione segreta in una località non lontana da Grozny. Alcuni di loro sarebbero stati rilasciati solo dopo il pagamento di un riscatto da parte dei familiari. Il ministero degli Interni ceceno ha definito l'inchiesta di "Novaya Gazeta" un "pesce di aprile mal riuscito", mentre il portavoce del presidente Putin, Ramzan Kadyrov, ha dichiarato che in Cecenia non ci sono omosessuali. Ma "secondo fonti attendibili confidenziali – ha scritto in un comunicato Amnesty – centinaia di uomini sono stati torturati affinché denunciassero altre persone Lgbt". Lo scorso 11 maggio Yuri Guaiana, un attivista italiano dell'associazione "Certi diritti", era stato fermato assieme ad altri 4 attivisti russi dalla Polizia a Mosca mentre si stava recando alla procura generale per consegnare le firme raccolte dalla petizione contro il trattamento dei gay in Cecenia. 

L'incontro tra Macron e Putin

Il presidente russo in queste ore si trova a Versailles per una visita "informale" che concide con l’inaugurazione di una mostra su Pietro il Grande. Per l’occasione incontrerà l'omologo francese Emmanuel Macron, con il quale avrà l’occasione di discutere una serie di temi tra cui il rafforzamento della cooperazione bilaterale politica, economica e culturale; e dossier internazionali come Ucraina, Libia e penisola coreana. Amnesty international, però, invita il presidente francese ad affrontare anche il capitolo Cecenia affiché Putin intervenga. "Il comitato investigativo russo – si legge nel comunicato - deve prontamente indagare su questi reati omofobi e adottare misure per garantire la sicurezza delle persone a rischio a causa del loro orientamento sessuale. Il presidente Putin deve utilizzare la sua influenza sulle autorità cecene per porre fine a queste atrocità".

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