Usa, Flynn aveva avvertito il team di Trump di essere indagato

Mondo
Michael Flynn (Getty Images)

Secondo il New York Times, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale aveva fatto sapere allo staff del Tycoon delle indagini sul suo conto già settimane prima dell'insendiamento del presidente alla Casa Bianca

Il team di Donald Trump sapeva che Michael Flynn era indagato per il suo lavoro di lobbista per la Turchia durante la campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca del 2016. Lo stesso Flynn aveva avvertito lo staff già settimane prima dell’insediamento del Tycoon a Washington. A rivelarlo è stato il New York Times che sostiene anche che Flynn parlò della sua situazione a un esponente del transitino team, Donald McGahn, che oggi è consulente legale per la Casa Bianca.

La fine dell'incarico dopo 24 giorni

Per il quotidiano statunitense, Trump nominò Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale nonostante sapesse delle indagini che lo riguardavano. E gli diede quindi accesso alle informazioni riservate degli 007 americani. Dopo 24 giorni in carica, Flynn rassegnò le dimissioni perché travolto dal Russiagate.

Il Russiagate e la crisi alla Casa Bianca

La vicenda del lobbista è al centro della crisi che la Casa Bianca sta vivendo nelle ultime ore. Sempre secondo il New York Times, lo scorso febbraio Trump ha chiesto all'allora capo dell'Fbi, James Comey, rimosso dall'incarico il 9 maggio, di fermare le indagini sul suo ex consigliere per la sicurezza nazionale e i suoi contatti con il Cremlino. Il giornale americano sostiene anche che in un memorandum dell'ex capo del Bureau - pubblicato il 17 maggio - venga descritta la richiesta del presidente a Comey di "lasciar correre" su Flynn. Ma la Casa Bianca nega: "Il presidente non ha mai chiesto a Comey o a chiunque altro di porre fine ad alcuna indagine”. E, intanto, il dipartimento di Stato americano ha nominato un commissario speciale che sovrintenda alle indagini federali per le interferenze di Mosca nelle elezioni del 2016: è l’ex direttore dell’Fbi, Robert Mueller.

Mondo: I più letti