Toni tesissimi nel dibattito televisivo tra i due candidati al ballottaggio delle presidenziali francesi del 7 maggio
Scontro senza esclusione di colpi nel dibattito televisivo tra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, che si sfideranno al ballottaggio per le presidenziali francesi domenica 7 maggio (LO SPECIALE SULLE ELEZIONI IN FRANCIA).
Scambio di accuse: "Affarista", "Bugiarda"
"Lei, signora Le Pen, incarna lo spirito della sconfitta - ha esordito Emmanuel Macron, candidato di En Marche - non è la nostra Francia, noi abbiamo lo spirito di conquista". La leader del Front National ha invece definito Macron "candidato della globalizzazione selvaggia, dell'uberizzazione, della precarietà", con "quel sorriso da passaporto" e argomenti "vergognosi". “Io - ha continuato - sono la candidata del popolo, della nazione, della tutela dei posti di lavoro, della sicurezza, delle frontiere, della protezione dal fondamentalismo islamico. Lei ha la freddezza del banchiere d'affari che non ha mai smesso di essere". Macron ha replicato a tono definendola "una bugiarda" la cui unica strategia è mentire.
La lotta al terrorismo
Centrale naturalmente il tema della lotta al terrorismo. "Ciò che vogliono i terroristi è la guerra civile che lei porta nel Paese" ha detto Emmanuel Macron attaccando duramente Marine Le Pen. "Non bisogna cedere alla trappola dei terroristi", ha aggiunto. Le Pen da parte sua ha accusato l'avversario di essere "compiacente con gli integralisti islamici".
Gli operai di Amiens e i "selfie" di Le Pen
Tra i temi motivo di scontro tra i due la visita di entrambi allo stabilimento Whirlpool di Amiens dove nei giorni scorsi i due candidati francesi hanno duellato a distanza, il centrista in un incontro al chiuso, e Marine Le Pen di fronte allo stabilimento con gli operai "Lei non rispetta la persone, lei è rimasta un quarto d'ora, io ho parlato con i lavoratori, lei gioca con la loro rabbia", "era nel parcheggio a farsi i selfie con i lavoratori"ha ironizzato Macron.
I cantieri di Saint Nazare "svenduti da Macron"
Le Pen ha invece accusato Macron (ministro dell'Economia fino al 30 agosto 2016) di aver svenduto ad un'impresa italiana (Fincantieri) i cantieri navali di Saint Nazaire. Macron ha replicato di "non aver svenduto nulla, non ci sono state cessioni e oggi abbiamo ordini per 10 anni. Lei se vuole puo' attribuirmi i peccati degli ultimi 30 anni ma io sono stato in politica meno di lei. Lei non si e' mai occupata di problemi industriali".
La doppia valuta di Le Pen
La candidata dell'estrema destra francese Marine Le Pen ha provato a chiarire la sua esatta posizione sul futuro della moneta unica, sostenendo che nella sua Francia, di fatto ci saranno due valute: "Torneremo alla nostra valuta nazionale" con le banche e le grandi compagnie che potranno decidere se pagare i dipendenti in euro o con i franchi, mentre i singoli utilizzeranno solo quest'ultimo. Secco Macron: "Questo sistema non funzionerà mai".
"La Francia comunque vada sarà governata da una donna, da me o da Angela Merkel" la stoccata finale di Marine Le Pen contro l'avversario.