Il Papa in Egitto: "Fermare barbarie di chi uccide in nome di Dio"

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Primo giorno della visita di Francesco in Egitto. "Contrastare chi soffia sull'odio in nome della religione" ha esortato Francesco. L'incontro con al-Sisi, l'abbraccio con il grande Imam di Al Azhar FOTO

"In quanto responsabili religiosi, siamo chiamati a smascherare la violenza che si traveste di presunta sacralità", cosi' come "a portare alla luce i tentativi di giustificare ogni forma di odio in nome della religione e a condannarli come falsificazione idolatrica di Dio". In occasione della sua prima visita in Egitto, papa Francesco lancia un appello forte ai leader di tutte le fedi. E lo fa dalla tribuna di Al-Azhar, la massima istituzione dell'Islam sunnita, centro di formazione di migliaia di imam e predicatori, partecipando alla Conferenza di pace su invito del grande imam Ahmed Al-Tayyeb. Prima, l'appuntamento al Palazzo presidenziale, dove il Papa ha incontrato il presidente egiziano Al Sisi, probabilmente toccando anche, ma in via riservata come costume della Diplomazia Vaticana, lo spinoso tema del drammatico assassinio di Giulio Regeni.

L'abbraccio con il Grande Imam

Papa Francesco tocca per la prima volta il suolo dell'Egitto incendiato dalla violenza terroristica islamica, una terra che - ben al di là dall'esigua consistenza dei cattolici nella nazione - l'aspetta come leader che può influire con decisione sul processo di pace.
L'incontro più significativo di questo viaggio che dura soltanto 27 ore avviene nell'Università Islamica di Al Azhar, la massima istituzione del mondo islamico sunnita. Qui si svolge una Conferenza di pace che raduna i capi delle religioni, e il Grande Imam, che poco prima aveva incontrato il Papa in privato, pubblicamente dice che questo è un incontro storico, parole che non sono un'esagerazione: probabilmente a causa del timore dell'Isis e del terrorismo religioso, questa parte di mondo musulmano adesso vede nel Papa e nel cattolicesimo un importante alleato. E quando prende la parola, Francesco non usa parole di circostanza.
"Occorre contrastare - dice - la barbarie di chi soffia sull'odio e incita alla violenza in nome della religione; alla logica incendiaria del male va contrapposta la paziente crescita del bene, l'unica alternativa all'inciviltà dello scontro, è la civiltà dell'incontro."

L'incontro con il patriarca copto

Utimo appuntamento della giornata, l'incontro con il patriarca copto ortodosso Tawadros II, che lo saluta come "uno dei simboli della pace in un mondo tormentato dai conflitti e dalle guerre". Insieme, i due capi religiosi concludono la giornata ricordando nella chiesa copta di san Pietro le vittime dell'attentato kamikaze dell'Isis che l'11 dicembre scorso vi fece 29 morti e 31 feriti.

L'evento più significativo della seconda giornata del Papa in Egitto, sabato 29 aprile, sarà la Messa, che per sicurezza è stata spostata nello stadio dell'Aeronautica. E la grande maggioranza dei presenti non sarà cattolica.

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