Russiagate, la Casa Bianca nega i documenti per l'indagine su Flynn

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La commissione che indaga sull'ex consigliere per la sicurezza nazionale si è vista respingere sei richieste. Secondo i deputati che la guidano, Flynn potrebbe essere perseguito penalmente e dovrebbe restituire i soldi ricevuti da governi stranieri

La Casa Bianca si è rifiutata di fornire ai deputati che indagano sul Russiagate informazioni e documenti legati all'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn. Gli atti negati riguardano il nulla osta di sicurezza e i pagamenti ricevuti da organizzazioni connesse al governo russo e turco. Sei le richieste della commissione, contro le quali la Casa Bianca ha usato vari motivi per opporsi.

Flynn potrebbe essere indagato

I deputati Jason E. Chaffetz (repubblicano) ed Elijah Cummings (Dem), che guidano la commissione d’indagine della Camera, hanno inoltre fatto sapere che Flynn potrebbe essere perseguito penalmente e dovrebbe restituire i soldi ricevuti da governi stranieri. Documenti militari classificati, hanno spiegato, mostrano che l'ex consigliere per la sicurezza nazionale non chiese l'autorizzazione né informò il governo Usa sui pagamenti per i suoi interventi in Russia nel 2015 e per l'attività di lobbying per Ankara. Così facendo, Flynn potrebbe aver violato il divieto costituzionale di remunerazioni straniere per gli ufficiali in pensione. I due deputati hanno concordato, in modo bipartisan, che non ci sono prove che l'ex consigliere per la sicurezza nazionale abbia rispettato la legge federale.

La vicenda

Flynn è stato costretto, a febbraio, a dimettersi da uno degli incarichi più importanti alla Casa Bianca per aver mentito al vice presidente Mike Pence riguardo a una conversazione sulle sanzioni con l'ambasciatore russo in Usa. Secondo la versione ufficiale, Flynn aveva discusso delle sanzioni approvate da Obama contro la Russia prima di prestare giuramento come membro del governo, quando era privato cittadino, promettendo che sarebbero state rimosse dall’amministrazione Trump e commettendo così un reato. Poi ha negato al vicepresidente Pence di aver avuto quella conversazione, facendolo mentire in tv, finché la stampa non ha scoperto che era una bugia. Indagini sono in corso per verificare la versione di Flynn, valutare le sue responsabilità e capire se Trump e Pence erano davvero all’oscuro di tutto.

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