G20, Obama: "Più crescita". Renzi: "Ue cambi strategia"

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Il presidente Usa: "L'America non può portare l'economia mondiale sulle proprie spalle". Il premier italiano: "Europa deve puntare di più su occupazione". Juncker annuncia investimenti per 300 mld

Più crescita e sviluppo e una maggiore lotta ai cambiamenti climatici. Sono queste le parole d'ordine che arrivano da Brisbane, in Australia, dove si sta svolgendo il G20 e che risuonano nelle dichiarazioni di Barack Obama e Matteo Renzi.



Obama: "Bisogna investire di più"
- "In questi anni gli Usa hanno dato lavoro a più persone di tutte le economie sviluppate insieme - ha affermato Barack Obama - Ma non ci si può attendere che portino l'economia mondiale sulle loro spalle. Dunque il G20 ha la responsabilità di agire per stimolare la domanda, investire di più e creare posti di lavoro". Lo stesso presidente americano, appena arrivato in Australia, ha inoltre annunciato lo stanziamento di 3 miliardi di dollari di aiuti ai Paesi emergenti nella lotta ai cambiamenti climatici.

Renzi: "Europa cambi strategia"
- Parole, quelle di Obama, alle quali cerca di rispondere con i fatti Jean Claude Juncker annunciando entro la fine dell'anno investimenti, da parte della Ue, per 300 miliardi di dollari. Ma il premier italiano, che tra le altre cose ha incontrato Obama e Putin, rilancia e afferma:  "L'Europa deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione: dobbiamo cambiare strategia come eurozona, come ci hanno suggerito Barack Obama e David Cameron stamattina". Renzi ha anche ricordato come l'Italia stia "facendo molte riforme lavoro, fisco, giustizia civile, Pubblica Amministrazione, riforma costituzionale, corruzione ed evasione. E la più importante di tutte, la scuola".

Dagli Usa 3 miliardi contro i cambiamenti climatici
- Ma in Australia  Barack Obama ha voluto anche rivendicare per gli Stati Uniti il ruolo di leadership del mondo sui temi come ambiente e Ucraina. L'inquilino della Casa Bianca ha infatti annunciato l'impegno di tre miliardi di dollari per i Paesi emergenti nella lotta contro i cambiamenti climatici, un problema, secondo il leader Usa, dal quale nessun paese è immune e che resta la maggiore sfida da affrontare per il futuro. "Ogni paese ha la responsabilitàì di fare la sua parte", ha sottolineato il presidente americano. "Se gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo, anche il mondo lo può fare". L'annuncio del leader statunitense segue a meno di 72 ore la storica intesa raggiunta tra Usa e Cina per la protezione dell'ambiente.

Obama: "Aggressione russa in Ucraina minaccia per il mondo"
- Il presidente Usa ha poi spiegato che "l'aggressione russa contro l'Ucraina rappresenta una minaccia al mondo, come abbiamo visto nello sconvolgente abbattimento dell'MH17 (il volo della Malaysia Airlines con 298 persone a bordo precipitato il 17 luglio scorso sui cieli dell'Ucraina orieetale)". Obama ha anche sottolineato che Washington "guida anche la lotta contro ebola in Africa occidentale".

Renzi a colloquio con Putin e Obama - Renzi in Australia ha inoltre avuto colloquio sia con Barack Obama che con Vladimir Putin. Con il presidente americano l'ex sindaco di Firenze ha parlato per diversi minuti nella hall del Centro Eventi e Congressi, poco prima di fare ingresso nella sala che ospita la grande tavola rotonda. Il lungo colloquio con il presidente russo ha invece avuto al centro la situazione in Ucraina, in Libia ed in Siria.



Da Bruxelles investimenti per 300 miliardi - Sul fronte degli investimenti è arrivato da Jean Claude Juncker l'annuncio dello stanziamento da parte di Bruxelles di 300 miliardi di euro. "Prima della fine dell'anno, lanceremo un pacchetto di investimenti a livello di Unione Europea del valore di 300 miliardi di euro, mettendo in campo una nostra cabina di regia, un hub, assieme alla banca europea degli investimenti e alla commissione europea", ha sottolineato Juncker davanti alla platea dei capi di stato e di governo. Che è esattamente quanto chiedeva Renzi alla vigilia del summit internazionale. "Accolgo favorevolmente il piano di investimenti del presidente Juncker", ha spiegato il presidente uscente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, "perché crediamo che ci sia una forte sinergia tra gli investimenti del G20 e quelli europei". Serve uno sforzo aggiuntivo per poter finalmente dare il calcio d'inizio alla partita per la ripresa economica.

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