Kenya, il presidente: "Finito l'assedio, ma immense perdite"

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Le forze governative avrebbero finalmente liberato il centro commerciale in mano ai terroristi da sabato. 72 i morti: 61 civili, 6 uomini della sicurezza e 5 terroristi. Gli arrestati sono 11. Proclamati 3 giorni di lutto nazionale

Sembra davvero finito, dopo 4 giorni, l'assedio al centro commerciale di Nairobi, da parte dei miliziani islamici shabaa. A renderlo noto, dopo una giornata di combattimenti, il presidente kenyano Uhuru Kenyatta, che ha dichiarato la sconfitta dei militanti islamici e proclamato tre giorni di lutto nazionale a partire da domani 25 settembre. L'assedio è concluso, ma ci sono state "immense perdite" ha detto il presidente.

61 civili e 6 uomini della sicurezza morti
- Il bilancio, secondo Kenyatta, è di 72 vittime: 61 civili, 6 addetti alla sicurezza e 5 terroristi. Altri 11 componenti del gruppo jihadista sono stati arrestati. Il presidente ha aggiunto di non poter confermare le indiscrezioni secondo cui due o tre americani e una donna britannica sarebbero coinvolti negli attacchi.

Spari e esplosioni anche martedì - Nella serata di lunedì le autorità keniane avevano annunciato di aver preso "il controllo" del centro commerciale Westgate, da sabato in mano ai fondamentalisti di al-Shebab. Ma fonti della sicurezza hanno poi ammesso che all'interno dell'edificio si nascondevano ancora "uno o due" uomini armati, localizzati e isolati.
All'alba di martedì, diverse ore dopo l'annuncio che l'edificio era ormai sotto controllo delle truppe kenyote, sono risuonate nuovamente raffiche di colpi d'arma da fuoco; secondo fonti della sicurezza, le truppe si stavano battendo con "uno o due terroristi" ancora trincerati all'interno. Più tardi, sono risuonati altre forte esplosioni, ma di natura imprecisata. Nel frattempo parte del tetto del mall è crollato in seguito ai danni subiti dopo un devastante incendio. Secondo una fonte della sicurezza keniota e un vigile del fuoco la parte crollata era un parcheggio sopraelevato.

La composizione del commando - Ancora non chiare le notizie sulla composizione del commando terrorista. Secondo il ministro degli Esteri keniota Amina Mohamed, farebbero parte del commando anche una donna britannica e alcuni giovani americani, "che hanno forse tra i 18 e i 19 anni", di origine somala o araba ma che "vivevano negli Usa, in Minnesota e in un'altra località". La circostanza è stata negata dagli integralisti somali. Il presidente Kenyatta ha detto di non poter confermare la notizia.

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