Intercettazioni, dopo 168 anni chiude News of the World

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"Thank you & Goodbye", "Grazie e Addio". E' questo il titolo a tutta pagina dell'ultimo numero del tabloid britannico travolto dallo scandalo delle registrazioni illegali: "Dopo aver fatto la storia, abbiamo perso la strada". VIDEO

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( in fondo all'articolo i video sullo scandalo intercettazioni )

" Grazie e addio ". Sono le due parole che campeggiano sulla prima pagina dell'ultimo numero del News of The World . Domenica 10 luglio, infatti, il settimanale inglese, travolto dallo scandalo delle  intercettazioni illegali effettuate ai danni di politici, celebrità, ma anche di vittime della criminalità, dei parenti degli attentati terroristici del 7 luglio 2005 e dei familiari dei soldati caduti in Afghanistan e Iraq , esce in edicola per l'ultima volta dopo 168 anni di vita . Più in piccolo, sempre sulla 'prima' pagina, un epitaffio in piena regola, con la data della nascita e quella della morte della testata: "Il più grande giornale del mondo 1843 - 2011". E ancora: "Dopo 168 anni, diamo un triste ma orgoglioso addio ai nostri 7,5 milioni di lettori".

La tiratura media del News of The World, fino alla scorsa settimana, era di 2,6 milioni di copie, la più alta nel Regno Unito per un settimanale. Ma per l'edizione dell'addio, le rotative di copie ne hanno sfornate 5 milioni che probabilmente non basteranno a soddisfare le richieste. Per il suo ultimo numero, il giornale esce in un formato assai più corposo del solito: 72 pagine più un supplemento di 48, in cui tra l'altro vengono rievocati gli scoop e le inchieste più famose.
La terza pagina è interamente occupata da un lungo editoriale in cui il domenicale si scusa per le intercettazioni che hanno innescato uno scandalo senza precedenti e in cui ammette di avere smarrito "la retta via"."Non vi sono giustificazioni per il dolore che abbiamo causato" ad alcune persone, si legge tra l'altro.
Il direttore Colin Mayer sabato 9 luglio si è presentato con i  suoi giornalisti alle decine di colleghi e ai fotografi in attesa davanti alla sede del settimanale. A stento trattenendo le lacrime, ha mostrato la prima pagina ed ha ringraziato il suo staff.

L'editoriale in edicola per l'ultimo numero di News of The World


Al di là dell'Atlantico, l'editore Rupert Murdoch, poco prima di partire per Londra, intanto difendeva il management e in particolare la controversa Rebekah Brooks, ex direttore del domenicale, rinnovandole la sua "totale > fiducia". Non solo. Il magnate di origine australiana ha confermato che in seguito allo scandalo, che ha portato all'arresto di cinque persone, tra cui l'ex portavoce del premier britannico David Cameron, Andy Coulson, e l'ex Royal Correspondent del domenicale, Clive Goodman, non cadrà alcuna testa: "Non spingerò alcun innocente sotto  l'autobus", ha dichiarato con una metafora molto britannica.

Crescono intanto le domande sull'effetto che lo scandalo avrà sull'impero mediatico di Murdoch. E non solo su quello. I laburisti premono sul governo Cameron perché il magistrato indipendente che deve indagare sulla vicenda sia nominato il prima possibile. Mentre il quotidiano britannico The Independent si chiede in prima pagina: "Sarà il Watergate della Gran Bretagna?".
Lo scandalo che ha investito il colosso NewsCorp (gruppo editoriale globale di cui fa parte anche Sky Italia) intanto ha già messo un freno all’acquisizione di BSkyB, la piattaforma satellitare di cui Murdoch è proprietario già al 39 per cento ma che vorrebbe acquisire in toto. Cedendo alla pressione popolare, Cameron ha fatto slittare la decisione fino a settembre.

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