L’Onu: mai così tanti profughi negli ultimi 15 anni

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Rifugiati al confine tra la Libia e la Tunisia (getty images)
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L'Unhcr: sono 43,7 milioni le persone in fuga in tutto il mondo e i 4/5 sono accolti da paesi in via di sviluppo. Più di 15mila le richieste d'asilo per minori non accompagnati. Il commissario Guerretes: "In Italia solo il 2% di chi scappa dalla Libia"

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Sono 43,7 milioni le persone costrette alla fuga in tutto il mondo. Non sono stati mai cosi tante negli ultimi 15 anni. Di queste, i 4/5 sono accolti da paesi in via di sviluppo e ciò avviene in un periodo segnato da una crescente ostilità nei confronti di rifugiati in molti paesi industrializzati. E' quanto indica il rapporto statistico annuale dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr) pubblicato in concomitanza con la giornata mondiale del rifugiato.

In base ai dati del rapporto 'Global Trends 2010' Pakistan, Iran e Siria ospitano il maggior numero di rifugiati, rispettivamente 1,9 milioni, 1,1, milione e un milione. Il Pakistan, ad esempio, risente dell'impatto economico maggiore con 710 rifugiati per ogni dollaro pro capite. In termini di paragone, la Germania, il paese industrializzato con la più alta popolazione di rifugiati (594 mila) accoglie 17 persone costrette alla fuga dalle loro patrie per ogni dollaro pro capite del pil.

Dei 43,7 milioni di persone costrette alla fuga, 15,4 milioni sono rifugiati, 27,5 milioni sono sfollati interni a causa di conflitti e circa 850 mila sono i richiedenti asilo. E' "particolarmente angosciante", infine, - secondo Unhcr - il dato delle 15.500 domande di asilo presentato da minori non accompagnati o separati, gran parte dei quali somali o afgani.

Il rapporto non prende in esame gli spostamenti forzati di popolazione nei primi 6 mesi del 2011, come quelli da Libia, Costa d'Avorio e Siria, che hanno interessato anche il nostro Paese. A questo proposito in particolare, secondo Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, "solo il 2% dei fuggiaschi dalla Libia sono arrivati in Italia". "Se andiamo a guardare le cifre in termini assoluti, le persone che attraversano i confini per l'Italia e l'Europa è del 2%", ha confermato anche l'alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Antonio Guterres.
Circa gli sbarchi sulle coste italiane, e sul tema dei respingimenti, risollevato a Pontida domenica, Guterres ha commentato: "Siamo assolutamente contrari a qualsiasi forma di respingimento. Il modo migliore per risolvere la situazione non è respingere barche, ma garantire accesso a territori". (guarda il video in alto)

Per quanto riguarda l'Italia, poi i rifugiati, nel 2010, sono stati 56.397, gli apolidi 854 e i richiedenti asilo 4076.  Secondo il rapporto, si tratta "di cifre contenute, in termini sia assoluti che relativi, rispetto ad altri Paesi dell'Unione Europea": "in Danimarca, Paesi Bassi e Svezia i rifugiati sono tra i tre e i nove ogni 1000 abitanti, in Germania oltre sette, nel Regno Unito quasi 4 mentre in Italia meno di uno ogni mille abitanti".

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