Londra, le telefonate dal metrò dopo l'attentato del 2005

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Con l'avvio dell'inchiesta giudiziaria sugli attacchi terroristici che provocarono la morte di 52 persone sono state rese pubbliche le voci degli addetti alla metropolitana negli attimi dopo le esplosioni. ASCOLTA L'AUDIO

Gli attentati contro i trasporti pubblici londinesi del 7 luglio 2005 dovevano in realtà avvenire il giorno prima per far coincidere la strage con l'annuncio dell'attribuzione alla capitale britannica delle Olimpiadi del 2012.
E' questa l'ipotesi avanzata nel corso della prima giornata dell'inchiesta giudiziaria che oggi, lunedì 11, ha preso il via a oltre cinque anni dagli attacchi che provocarono la morte di 52 persone. Ad avanzarla è stata da Hugo Keith, un avvocato indipendente che collabora all'inchiesta. Il legale ha detto che il piano originario venne probabilmente rivisto per l'indisponibilità improvvisa di Mohammad Sidique Kahn, uno degli uomini del commando considerato il cervello dell'intera operazione. Keith ha rivelato che il 6 luglio, alle 04:35 del mattino, l'uomo invò un Sms a Shehzad Tanweer, uno dei suoi complici, a quanto è dato a capire per annullare un incontro.
"Ho un grosso problema, non posso arrivare in tempo, ti chiamo quando ho risolto, aspetta a casa tua", era scritto nel messaggio. Il problema cui Kahn fa riferimento potrebbe essere ricondotto alla moglie, che all'epoca era in attesa di un figlio e che proprio il 6 luglio fu ricoverata in ospedale per alcune complicazioni.
Con l'avvio dell'inchiesta è stato anche diffuso l'audio delle telefonate degli addetti al metrò subito dopo l'esplosione delle bombe (ascoltale nel video in alto). Sono voci incredule, ancora incerte su ciò che sta accadendo.

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