Covid, il governo impugna l'ordinanza sui test obbligatori in Sardegna

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La ragione fondamentale del ricorso depositato al Tar è il presunto mancato rispetto dell'articolo 16 sulla libera circolazione delle persone. Da ieri 14 settembre, chi arriva sull'isola è "invitato" a presentare un certificato di negatività al coronavirus agli imbarchi di navi e aerei. In assenza, "accetta" di effettuare un tampone entro 48 ore dall'arrivo e a comunicarne l'esito alle autorità sanitarie locali. La reazione del governatore Solinas: "Atteggiamento arrogante"

Il governo ha impugnato l'ordinanza della Regione Sardegna, in vigore da ieri 14 settembre, che prevede test obbligatori per i passeggeri in entrata che non si siano presentati all'imbarco con una certificazione di negatività al Covid-19. Lo apprende l'Ansa da fonti del Pd (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). La ragione fondamentale del ricorso depositato al Tar della Sardegna è il presunto mancato rispetto dell'articolo 16 sulla libera circolazione delle persone.

L'ordinanza

Il governatore Christian Solinas aveva firmato pochi giorni fa la nuova ordinanza restrittiva anti-Covid: da ieri 14 settembre, chi arriva sull'isola è "invitato" a presentare un certificato di negatività al virus agli imbarchi di navi e aerei, o ad autocertificare di essere risultato negativo a un test sierologico, molecolare o antigenico. In assenza di questo, "accetta" di effettuare un tampone entro le 48 ore dall'arrivo e a comunicarne l'esito alle autorità sanitarie locali. Nella stessa ordinanza viene imposto da subito l'obbligo di indossare le mascherine h24 anche all'aperto nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza di un metro

Tamponi per il Covid-19 in modalità drive-in, presso il Santa Maria della Pietà dell'ASL Roma 1, Roma, 21 agosto 2020.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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Solinas: "Atteggiamento arrogante" del governo

"La scelta del ricorso conferma un atteggiamento arrogante e propagandistico che mira a soverchiare l'autonomia speciale e contrastare sul piano ideologico e non

sostanziale l'azione di governo di una Regione evidentemente non allineata, posto che misure decisamente più discriminatorie nei confronti dei sardi sono state adottate da Lazio, Campania e Puglia senza che il Governo dicesse niente o facesse ricorso". Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, reagisce così alla decisione del governo di impugnare la sua ordinanza.

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