Uccisa e gettata in un pozzo nel Siracusano, confessa il compagno

Cronaca

L’uomo, dopo ore di interrogatorio, ha ammesso di aver accoltellato la ventenne, madre di suo figlio di otto mesi e di un altro bambino di tre anni. Il procuratore: "Nessuna premeditazione, avevano rapporto travagliato segnato da litigi e gelosia"

Svolta durante la notte nel caso della ventenne uccisa e gettata in un pozzo artesiano a Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa. Dopo ore di interrogatorio, il compagno ha confessato l’omicidio della giovane, madre di due bambini di 3 anni e otto mesi, quest’ultimo avuto proprio dal fidanzato. Secondo quanto riferito dal procuratore di Siracusa, il rapporto tra i due era “travagliato, contrassegnato da tempo da litigi e da un tasso di gelosia elevato”.

“Non c’è stata premeditazione”

“Riteniamo che non ci fosse premeditazione - ha detto il procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordano - È stato un classico delitto d'impeto, anzi potremmo parlare di un caso di violenza progressiva, di una progressione della violenza". "Nella tarda nottata - ha confermato il magistrato - ha confessato dopo un iniziale silenzio sulle sue responsabilità". L’omicidio sarebbe avvenuto nella campagna dell'uomo, che ha utilizzato un coltello che si trovava in un capanno e con il quale "ha inferto una serie di fendenti".

L’omicidio

L'uomo, l’ultimo ad aver visto la vittima, era stato portato in caserma già domenica mattina. La coppia, che da tempo sembra avesse dei problemi, sabato sera si era allontanata dalla casa del padre della ragazza lasciando a lui la bambina. A un certo punto, non vendendoli tornare, l'uomo ha cominciato a chiamarli senza avere risposta. Preoccupato, ha dato l'allarme e sono scattate le ricerche, terminate domenica col ritrovamento del corpo della ventenne. Sentito per ore dagli inquirenti, il compagno, un bracciante agricolo, alla fine ha confessato: l’avrebbe pugnalata diverse volte e poi buttata nel pozzo, dove il corpo sarebbe però rimasto intrappolato tra le lamiere, tanto che l’uomo avrebbe cercato, invano, di spingerlo in fondo.

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