Agrigento, inchiesta su gestione acque: prefetto tra i 73 indagati

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Tra i destinatari dei provvedimenti ci sono anche il padre del ministro degli Esteri Angelino Alfano, Angelo, 81 anni, l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, l'ex presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi

La Procura di Agrigento ha notificato 73 avvisi di proroga delle indagini nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza un'associazione a delinquere legata anche ad assunzioni a Girgenti Acque, società che gestisce il servizio idrico e fognario in molti Comuni dell'Agrigentino. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, l'associazione per delinquere, truffa, corruzione, riciclaggio e inquinamento ambientale. 

I destinatari dei provvedimenti

Tra i destinatari dei provvedimenti ci sono anche il padre del ministro degli Esteri Angelino Alfano, Angelo, 81 anni, e il prefetto di Agrigento Nicola Diomede. E ancora: l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, l'ex presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, deputati ed ex deputati, politici agrigentini, dirigenti pubblici, giornalisti e avvocati.

Le indagini

Nel pomeriggio di mercoledì 17 gennaio, carabinieri e guardia di finanza sono andati in prefettura dove hanno effettuato perquisizioni e notificato l'atto al prefetto, dopo che una settimana fa erano stati perquisiti gli uffici di una società controllata, l'Hidrotecne (amministrata da Pietro Arnone), e di Girgenti Acque, presieduta da Marco Campione: entrambi sono tra gli indagati. Nei giorni scorsi, dopo che erano venute fuori le prime notizie sull'inchiesta, Girgenti acque aveva espresso "massima fiducia negli organi inquirenti. Confidiamo sulla celerità delle verifiche e degli accertamenti ritenuti necessari che possano diradare ogni ombra sulla gestione della società". L'attuale indagine sta anche cercando di fare luce sull'aumento delle tariffe nei vari comuni i cui servizi idrici e fognari sono gestiti da Girgenti Acque.

 

 

 

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