70 tonnellate di pesce sequestrate a dicembre

Cronaca
Il pesce e gli altri prodotti a rischio sarebbero potuti finire in tavola durante le festività (Getty Images)
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Il ministro Martina: "Garantita la sicurezza dei prodotti che finiscono sulle tavole delle feste". Gli undicimila controlli eseguiti nell'operazione "Dirty Market" hanno portato a 600 sequestri di merce del valore complessivo di 1,4 milioni di euro

Nel mese di dicembre, i controlli eseguiti dalla Guardia Costiera sulla filiera ittica – oltre undicimila in totale – hanno portato al sequestro di circa 70 tonnellate di pesce e altri prodotti della pesca considerati irregolari, e in gran parte destinati alle tavole degli italiani durante le festività natalizie, per un valore approssimativo di circa un milione e 400mila euro.

Operazione "Dirty Market": 800 sanzioni

L'operazione, che ha avuto il plauso del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, è stata ribattezzata "Dirty Market" (letteralmente, "Mercato Sporco") e si è conclusa alla fine di dicembre. Ha visto impegnati tutti i comandi territoriali della Guardia Costiera, che nell'ultimo mese hanno effettuato i controlli lungo l'intera filiera commerciale, adottando 600 provvedimenti di sequestro e comminando oltre 800 sanzioni.  

Martina: "Controlli anche durante le feste"

Un'operazione che ha permesso di bloccare 70 tonnellate di prodotti ittici pescati in spregio alle norme vigenti che tutelano l'ambiente marino e "non garantiti", quindi potenzialmente pericolosi, che – come ha ricordato lo stesso titolare del Mipaaf – sarebbero potuti arrivare sulle tavole italiane tra Natale e Capodanno. "Ringrazio le donne e gli uomini della Guardia Costiera impegnati anche in queste ore di festa a garantire qualità e sicurezza dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani – ha detto il ministro Martina – è la dimostrazione che abbiamo un sistema di controlli unico in Europa, capace di tutelare al meglio i consumatori in tutto il territorio nazionale".  

Sequestri a Napoli, Bari, Ancona e Civitavecchia

Già a novembre, grossi quantitativi di pesce erano stati sequestrati a Palermo, oltre che nel napoletano. Sempre a Napoli, a dicembre, sono state bloccate oltre cinque tonnellate di prodotti ittici vari, tra cui 130 kg di tartufi di mare detenuti in un impianto abusivo e mezzo quintale di datteri di mare, la cui raccolta comporta il danneggiamento dei fondali marini. A Bari, invece, la Guardia Costiera ha sequestrato 2,5 tonnellate di prodotti ittici di dubbia provenienza e in pessimo stato di conservazione. Ad Ancona, oltre alla confisca di circa due tonnellate di pesce, è stata imposta la chiusura di un minimarket gestito da cittadini asiatici: mancavano i requisiti minimi di igiene e i prodotti in vendita erano in cattivo stato di conservazione. A Civitavecchia, infine, sono state poste sotto sequestro quasi sei tonnellate di prodotti ittici.

Il bilancio dei controlli nel 2017

Come riporta l'agenzia Adnkronos, negli oltre 100mila controlli effettuati nel corso del 2017 la Guardia Costiera ha sequestrato quasi 300 tonnellate di prodotti ittici, comminando più di cinquemila sanzioni amministrative per un valore totale di circa undici milioni di euro. Tra le verifiche effettuate in mare, sono state ispezionate oltre seimila imbarcazioni dedite alla pesca con il sequestro di 65 chilometri di reti vietate in quanto provocano danni all'ambiente marino. Gli stessi guardiacoste sottolineano infine di aver salvato quasi 100mila esemplari di ricci di mare (la cui pesca è illegale) restituendoli "alle loro importanti funzioni nell'ecosistema".  

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