Igor il russo catturato in Spagna. Tre morti dopo una sparatoria

Cronaca
Foto d'archivio

L'uomo, ricercato per gli omicidi a Budrio e Portomaggiore, è stato fermato dopo un conflitto a fuoco con la Guardia civil vicino Saragozza. Tra le vittime 2 agenti. Procura Bologna: "Chiederemo estradizione". Ma l'Audencia Nacional potrebbe sospendere la richiesta

Igor il russo è stato arrestato in Spagna dopo un conflitto a fuoco con la Guardia civil in cui ci sono stati tre morti, tra cui due agenti. L'uomo, il cui vero nome è Norbert Feher ed è di nazionalità serba, si sarebbe reso protagonista di una sparatoria, di cui riferisce El Pais, ieri sera nella zona di El Ventorillo, una località nei pressi di Saragozza. Igor il russo era ricercato per l’assassinio del barista di Budrio Davide Fabbri, il primo aprile scorso, e della guardia ecologica Valerio Verri, una settimana dopo. Dopo la cattura, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, su Twitter, ha scritto di aver fatto le condoglianze al premier spagnolo Mariano Rajoy per le vittime della sparatoria. Intanto, la procura di Bologna fa sapere: "Chiederemo l'estradizione". Ma secondo quanto riportato dai media spagnoli, la richiesta italiana potrebbe non essere accolta dalle autorità della Spagna.

Procura Bologna: "Chiederemo l'estradizione"

Dopo la cattura il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha detto, in conferenza stampa: "Il risultato investigativo secondo me è eccezionale" e fin dall'inizio delle indagini sulla vicenda "non c'è stata nessuna sottovalutazione. Neanche dopo il primo omicidio". Amato ha poi aggiunto che "ci sarà la nostra richiesta di estradizione, che dovrà fare i conti con il fatto che il Paese richiesto dell'estradizione ha nell'attualità un procedimento penale per fatti gravissimi commessi in quel territorio. A parti invertite - ha sottolineato - sarebbe la stessa cosa: se noi avessimo arrestato il latitante 'spagnolo' e ci fossero state delle morti in Italia, è chiaro che avremmo proceduto in Italia e non avremmo rinunciato alla nostra giurisdizione. Certamente processeremo Igor secondo le norme e dovremo coordinarci".

Il possibile "no" della Spagna

La richiesta di estradizione da parte della procura di Bologna, però, potrebbe non essere accolta da parte delle autorità spagnole. Per il killer c'era un mandato di cattura europeo ordinato dall'Italia, ma la sua consegna sarà probabilmente sospesa dall'Audiencia Nacional spagnola "fino al processo o fino all'esecuzione della pena" per gli omicidi commessi in Spagna, come scrive l'agenzia Efe - secondo quanto riporta El Pais - che cita fonti del tribunale aggiungendo che già domenica il serbo comparirà in videoconferenza davanti alla giudice Carmen Lamela. In quell'occasione all'uomo verranno notificati i crimini per i quali è ricercato in Italia.

Ministro Minniti: "Mai mollato. Patto d'onore con i parenti"

Sulla cattura è intervenuto anche il ministro dell'Interno Marco Minniti: "Di recente in Spagna c'era stato un reparto del Ros che aveva segnalato alla Guardia civil il possibile luogo dove si poteva nascondeva Norbert Feher, a testimonianza di un'attività investigativa mai cessata. Abbiamo sempre detto dal momento in cui la vicenda è diventata drammaticamente presente nel nostro Paese che noi non avremmo mai mollato", ha sottolineato. "Il pensiero va - ha detto Minniti - alle persone che sono morte a Budrio e a Portomaggiore, ai loro familiari. Con loro - aggiunge il ministro - c'era un 'patto d'onore' per assicurare alla giustizia il killer in fuga. Era un patto che andava a tutti i costi rispettato".

Ministro Galletti: "Grande sollievo"

Anche Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, ha voluto commentare la notizia dell'arresto del killer: "È un grande sollievo sapere che un criminale del genere sia stato assicurato alla giustizia. Il pensiero oggi va alle vittime di questo killer che ha terrorizzato l'Emilia Romagna e che ha compiuto i suoi ultimi efferati omicidi in Spagna. Credo - ha aggiunto Galletti - che ci sia stato un lavoro importante della magistratura, a partire dal procuratore di Bologna Amato e delle Forze dell'Ordine: il lavoro di intelligence comune in Europa è decisivo per raggiungere i risultati anche sul fronte della sicurezza". I complimenti per la cattura del killer sono arrivati anche dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che in un tweet si è congratulata anche con le autorità spagnole.

Le conferme sull'identità di Igor il russo

Le conferme sull'identità dell'uomo catturato sono arrivate dalla polizia scientifica italiana. Le impronte digitali rilevate ad Igor il russo e immesse dalla Guardia civil nella banca dati europea Afis combaciano con quelle già in possesso della polizia italiana. Il riscontro ha dato esito largamente positivo, togliendo ogni dubbio: la persona arrestata è proprio quella ricercata per gli omicidi commessi a Budrio (Bologna) e Portomaggiore (Ferrara), avvenuti rispettivamente il primo e l'8 aprile scorsi.

Vestito in uniforme e pesantemente armato

Al momento della cattura, 'Igor il russo' era "vestito in uniforme e pesantemente armato" con le armi rubate agli agenti della Guardia Civil uccisi giovedì sera in una sparatoria. Lo riferiscono fonti dell'inchiesta citate da El Mundo online. Le stesse fonti, prosegue il sito del quotidiano spagnolo - che definisce l'arrestato "un ex militare dell'Europa dell'Est" -, sostengono che l'uomo "sapeva dove sparare perché ha ferito mortalmente le due guardie nonostante indossassero giubbotti antiproiettile. Gli agenti non hanno avuto il tempo di sparare". Sempre il quotidiano madrileno fa sapere che il 5 dicembre scorso ad Albalate del Arzobispo, vicino a Teruel, il criminale aveva già ferito altre due persone durante l'assalto ad un'azienda agricola. Circostanze confermate poi anche dal procuratore capo di Bologna. 

Vedova Fabbri: "Spero non esca mai più dalla prigione"

"Sono confusa e sto tremando. Sto male, peggio degli altri giorni. Credevo che Igor non sarebbe stato mai più catturato, adesso chiedo che sia fatta veramente giustizia". Ha detto Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri, ucciso da Igor a Riccardina di Budrio. "Mi è rimasta paura, angoscia. Provo solo un po' di sollievo perché dopo cinque vittime quell'uomo è stato preso. Ma continuo a domandarmi perché quella sera non ha ammazzato anche me. Per me da allora non è più vita. Ora spero che non esca mai più dalla prigione", ha concluso la donna.

I figli di Valerio Verri: "Cattura non ci fa certo gioire"

Dopo quella della vedova Fabbri, è arrivata anche la reazione di Francesca ed Emanuele Verri, figli di Valerio, seconda vittima di Norbert Feher: "La cattura in Spagna del criminale che ha ucciso nostro padre non ci fa certo gioire. Non possiamo certo dichiararci soddisfatti se non altro perché è costata la vita ad altre tre persone. Due militari e un civile.  Il nostro pensiero va a loro". 

Sindaco di Budrio: "La cattura non cancella il dolore"

"Una bella notizia: hanno catturato Igor in Spagna. Non cancella il dolore per le morti che ha provocato, ma mi conferma la fiducia che ho sempre avuto nei confronti delle forze dell'ordine e della giustizia". Si è espresso così Maurizio Mazzanti, sindaco di Budrio, sulla sua pagina Facebook dopo la cattura di Igor il russo. Ha parlato anche Dario Mantovani, il sindaco di Molinella, paese dove l'uomo si era nascosto in un primo momento: "Il pensiero in questo momento va alle famiglie di Davide Fabbri e Valerio Verri. La cattura di Igor non sia il tappeto sotto il quale nascondere la polvere: quando un criminale deve essere espulso, va espulso. Prima che ammazzi due persone". 

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