Proseguono nel Ferrarese le ricerche dell'uomo che ieri sera ha ucciso una guardia ambientale dopo un controllo casuale. Si tratterebbe dell'assassino del barista Davide Fabbri. Sarebbe in posssesso di due pistole. Preoccupazione tra i residenti
E' ancora in fuga Igor Vaclavic, ricercato per gli omicidi del barista di Budrio e, ritengono gli inquirenti, della guardia ambientale Valerio Verri e il ferimento della guardia provinciale, Marco Ravaglia al quale ha sottotratto un'arma, a Portomaggiore. Nel pomeriggio dell'8 aprile un uomo è stato fermato per un controllo casuale, durante un pattugliamento antibracconaggio, sulla provinciale Mondonuovo a Trava di Portomaggiore, nel Ferrarese. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di Vaclavic, che ha diversi alias e potrebbe essere originario di un paese della ex Jugoslavia.
Fuggitivo armato di due pistole - L'uomo ricercato al momento sarebbe in possesso di due pistole: una calibro 9x21, come stabilito dall'esame balistico sul proiettile che ha colpito la guardia giurata, e l'arma che ha sottratto proprio alla guardia ferita.
Cinque i colpi sparati - L'omicida avrebbe sparato cinque colpi, tre per ferire la guardia provinciale Marco Ravaglia, 53 anni, mentre due hanno ucciso Valerio Verri, 62 anni, volontario. Secondo una ricostruzione la pattuglia ha accostato per fermare il Fiorino bianco durante un perlustramento anti-bracconaggio sulla provinciale Mondonuovo a Trava di Portomaggiore, nel Ferrarese, verso le 18.40.
Il killer avrebbe sparato con una pistola, forse la calibro 9x21 già usata per il delitto di Budrio, prima colpendo Ravaglia che si trovava al posto di guida. Poi Verri sarebbe uscito per accennare una reazione ed è stato raggiunto da due colpi.
Il ricercato, che si pensa possa essere Igor Vaclavic, è poi fuggito in direzione Comacchio e più tardi è stato intercettato dai Carabinieri nelle campagne di Molinella, nel Bolognese. Qui si è dileguato per i campi, abbandonando il Fiorino bianco rubato che stava guidando. Al suo interno sono stati ritrovati una bicicletta e un giubbotto.
Procuratore di Ferrara: "Ricerca difficoltosa" - "L'attività dei carabinieri e dei reparti speciali non è
semplice, perché bisogna battere il territorio palmo a palmo con le difficoltà anche soggettive di trovarsi di fronte una persona inseguita per fatti di rilevante gravità". Ad affermarlo è il procuratore capo di Ferrara, Bruno Cherchi, che insieme ai colleghi di Bologna coordina le ricerche del killer in fuga. "La ricerca è difficoltosa anche vista la situazione logistica dei luoghi, piena di case abbandonate, di arbusti, boscaglie e corsi d'acqua".
Marco Forte: "Similitudine e la sua necessità di aprirsi un varco ci fanno pensare che si tratti dello stesso autore dell'omicidio di Budrio"
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