Staccò orecchio con morso a tassista, rifiutato risarcimento in denaro
CronacaI legali di Pier Federico Bossi, vittima dell'aggressione del 28 novembre, hanno respinto l'offerta di cinquemila euro. Il processo al giovane bodybuilder, attualmente ai domiciliari con l'accusa di lesioni aggravate da futili motivi, riprenderà il 5 febbraio
L’aggressione
Bini, dopo l’aggressione, si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni aggravate dai futili motivi. La discussione tra lui e il tassista sarebbe avvenuta la mattina di martedì 28 novembre in via Lepetit, vicino alla stazione Centrale di Milano. Secondo la ricostruzione, il tassista aveva appena accompagnato un cliente. Al momento di riprendere la marcia, però, non si era accorto dell'arrivo dell'auto di Bini, che ha evitato l'impatto sterzando bruscamente. Come ripreso dalle telecamere della zona, dopo una serie di accuse reciproche, i due si sarebbero fermati poco distante e ci sarebbe stata una colluttazione in cui Bini avrebbe staccato con un morso il lobo di un orecchio del tassista. Il bodybuilder sarebbe poi risalito in auto nel tentativo di allontanarsi ma, nonostante il dolore per la ferita all'orecchio, il tassista gli si sarebbe posizionato davanti per impedirgli di scappare. Bossi avrebbe barcollato e poi sarebbe caduto lussandosi una spalla e fratturandosi il naso.
L’arresto e la convalida dei domiciliari
Poco dopo lo scontro è arrivata una volante della polizia e Bini era stato arrestato. Bossi si è costituito parte civile il 5 dicembre. Il tassista si trova ancora in convalescenza con una prognosi di 30 giorni: dopo la lite, infatti, era stato trasportato all'ospedale Niguarda, dove gli era stato ricucito il pezzo di orecchio staccato. Nell'udienza di convalida dell'arresto per direttissima, il 29enne bodybuilder si era difeso affermando che Bossi lo avrebbe provocato con la frase "picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere". Uscendo dall'aula, Bini aveva anche mostrato ai cronisti il dito ferito che, come aveva detto lui stesso in udienza, gli sarebbe stato morsicato dal tassista durante la colluttazione. Il 29enne, ai giudici, aveva anche raccontato di non ricordare molto dell'episodio, ma aveva escluso di avere morso il lobo dell'orecchio dell'autista.