Utilizzando la scusa di una firma su una ricevuta per la ricezione di un catalogo o di una tessera sconti, alcuni malintenzionati riescono a far attivare un contratto a causa del quale la vittima si impegna a pagare cifre per diverse migliaia di euro. Ecco di cosa si tratta, in base alle segnalazioni ricevute dall'Unione Nazionale Consumatori
La truffa del catalogo. E’ il raggiro che, secondo le segnalazioni giunte all’Unione Nazionale dei Consumatori, sta prendendo maggiormente piede negli ultimi tempi, attraverso uno schema piuttosto semplice quanto subdolo.
La truffa del catalogo
Di cosa si tratta? I malintenzionati, utilizzando la scusa di una firma su una ricevuta per la ricezione di un catalogo o di una tessera sconti, riescono a far attivare un contratto a causa del quale la vittima si impegna a pagare cifre per diverse migliaia di euro. Ma ecco come funziona, solitamente. Alla porta di casa si presenta una persona di bell’aspetto che sostiene di voler consegnare un catalogo nel quale sono contenuti degli sconti dedicati all’acquisto di oggetti presenti presso un fantomatico punto vendita che aprirà prossimamente in zona. Il truffatore, una volta compreso che la vittima è interessata, chiede “una semplice firma” che il corriere dovrà poi far vedere ai suoi responsabili per certificare l’effettiva consegna dei cataloghi. Quei fogli, sottolinea ancora l’Unc, sono in realtà un contratto capestro attraverso cui ci si impegna a procedere all’acquisto di oggetti, che possono arrivare a costare cifre anche piuttosto importanti.
Il diritto di recesso
Una volta ottenuta la firma del contratto, l’obiettivo della truffa è quella di far trascorrere i 30 giorni durante i quali il consumatore può esercitare il proprio diritto di recesso. Trascorso questo periodo, a casa della vittima si presenta un nuovo venditore che, presentando la firma del contratto, minaccia di avviare una causa legale qualora non si voglia effettuare il pagamento stabilito. E molti, colti dal panico, accettano di effettuare il pagamento.
La tessera sconto
Un’altra modalità messa in atto è quella legata alla promessa di una fantomatica tessera sconto. Il primo passaggio prevede una telefonata da parte di un call center che chiede di rispondere ad un breve sondaggio al termine di cui si potrà ricevere una tessera sconto per l’acquisto di oggetti per la casa. Pochi giorni ecco che viene recapitata la tessera. La consegna viene effettuata però da un malintenzionato che, anche in questo caso, chiede la firma della ricevuta per certificare l’avvenuta ricezione. E anche in questo caso ciò che si sta firmando non è una ricevuta ma un contratto nel quale ci si impegna a pagare migliaia di euro per l’acquisto di oggetti.
Come difendersi
Per difendersi, ricorda l’Unc, è importante controllare sempre ciò che si sta firmando, farsi rilasciare ogni volta una copia di quello che si è firmato e ricordarsi che nel caso di un contratto/truffa si ha la possibilità di annullare l'impegno prima che scadano i 30 giorni dalla firma. In ogni caso anche dopo i 30 giorni è possibile rimediare contestando il contratto.
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