Tre evasi dal carcere di Favignana, uno è ergastolano

Cronaca
Le lenzuola usate come fune dai tre evasi dal carcere di Favignana
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Gli altri due detenuti avrebbero dovuto finire di scontare la pena nel 2032 e nel 2037. I tre hanno segato le sbarre e usato lenzuola come funi. Allarme sicurezza del Sappe

Intorno alle 3 di stanotte, tre uomini sono evasi dal carcere dell'isola di Favignana, sembra dopo aver segato le sbarre. La notizia è stata confermata dalla direzione del penitenziario. Tra i tre c'è anche un ergastolano, condannato per omicidio, e originario di Pachino, nel Siracusano. Si tratta di Adriano Avolese, 36 anni. Gli altri due, Giuseppe Scardino e Massimo Mangione, di 41 e 37 anni, avrebbero dovuto finire di scontare la pena rispettivamente nel 2032 e nel 2037.

Ancora sull'isola per via del mare agitato

I tre dopo aver segato le sbarre sono saliti sul tetto del reparto e con delle lenzuola a mo' di fune, si sono lanciati sul muro di cinta. Poi, sempre con le stesse lenzuola, si sono calati sulla strada.  Il mare agitato lascia supporre che gli evasi siano ancora sull'isola: non ci sarebbero le condizioni per navigare con una piccola imbarcazione. Controlli sono stati effettuati all'imbarcadero di aliscafi e traghetti.  Renato Persico, direttore del carcere di Trapani e responsabile anche della struttura di massima sicurezza di Favignana, spiega che il penitenziario non ha vigilanza sul muro di cinta. Attualmente sono ospitati 46 detenuti, tutti al secondo piano del carcere; il primo non è in funzione.

L'allarme del Sappe

Il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria Sappe, era stato il primo a dare la notizia e giudica quanto accaduto "un evento irresponsabile e gravissimo, per il quale sono già in corso le operazioni di polizia dei nostri agenti per la cattura degli evasi”. Nei primi sei mesi del 2017,  spiega Donato Capece, segretario generale del sindacato, si sono verificate nelle carceri italiane “6 evasioni da istituti penitenziari, 17 da permessi premio e di necessità, 11 da lavoro all'esterno, 11 da semilibertà e 21 mancati rientri di internati. "La sicurezza interna delle carceri - aggiunge - è stata annientata da provvedimenti scellerati".

Chi sono gli evasi

Sono detenuti "di peso" i tre evasi dal carcere che si trova nel centro dell'isola di Favignana la notte scorsa. Adriano Avolese è stato condannato all'ergastolo, insieme al padre, per un omicidio nel 2002 a Pachino. Giuseppe Scardino sconta la pena per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, frazione di Vittoria (Ragusa): reati compiuti tra il 2006 e il 2007. Scardino era stato complice di Massimo Mangione, il terzo evaso, nelle rapine e con lui sparò all'impazzata nel centro di Scoglitti ferendo una donna per sfuggire a due poliziotti che l'avevano riconosciuto perché ricercato per rapina e che cercarono di uccidere. Mangione tentò di uccidere un poliziotto sparandogli un colpo di pistola alla tempia ma la pistola s'inceppò.

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