Bomba esplode davanti a casa di imprenditore nel Brindisino

Cronaca
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La deflagrazione verso le 23 di lunedì ha causato lievi danni vicino al cancello della villetta. L'abitazione è di Luca Screti, ex amministratore di una società del settore rifiuti, che rischia il rinvio a giudizio per corruzione insieme all’ex sindaco Mimmo Consales

Una bomba artigianale è stata fatta esplodere ieri sera lunedì 25 settembre a San Pietro Vernotico, nel Brindisino, davanti alla casa di Luca Screti, imprenditore del settore rifiuti. L’uomo prenderà parte oggi all’udienza preliminare che esaminerà un suo possibile rinvio a giudizio per corruzione. Sulla vicenda indagano i carabinieri, anche per accertare un eventuale collegamento tra l'ordigno e la vicenda giudiziaria.

Danni lievi

L’ordigno, di basso potenziale, è stato fatto scoppiare verso le 23 di ieri sera e ha provocato lievi danni al muro esterno della villetta, vicino al cancello d’ingresso. Screti, ex amministratore della società Nubile, rischia il rinvio a giudizio insieme all’ex sindaco Pd di Brindisi, Mimmo Consales, e ad altre tre persone: le accuse per lui e per l’ex primo cittadino sono di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e reati ambientali.

L’inchiesta

Al centro dell’inchiesta, condotta dalla Digos, c’è una tangente da 30mila euro che Screti avrebbe versato a Consales per permettergli di pagare in contanti un debito con Equitalia. In cambio, l’ex primo cittadino avrebbe facilitato, dal punto di vista amministrativo, la gestione contra legem dell'impianto di biostabilizzazione e produzione CD-R e Css in contrada Pandi. I due furono arrestati il 6 febbraio 2016 e la società Nubile, imputata come persona giuridica, è attualmente in liquidazione.

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