Stupri Rimini, procuratore a Sky TG24: “Non sembra ci siano testimoni”

Cronaca

Le indagini comunque proseguono: perquisiti alcuni stabili abbandonati. Intanto la presidentessa della Camera Laura Boldrini risponde alle critiche: “Livello del dibattito è agghiacciante”

Non ci sarebbero testimoni delle aggressioni a sfondo sessuale avvenute nei giorni scorsi a Rimini: lo ha detto a Sky TG24 il procuratore capo Paolo Giovagnoli. Sembra, tuttavia, che le indagini si stiano stringendo intorno ad alcuni sospettati: le analisi scientifiche potrebbero risultare decisive per avere un quadro più preciso.

Proseguono le indagini

Le indagini vanno avanti: sono state setacciate le colonie abbandonate tra Miramare e Riccione e un hotel dismesso. L’intenzione sarebbe quella di mettere pressione sulla comunità magrebina, per spingere a collaborare chi possa essere a conoscenza di elementi per rintracciare i quattro protagonisti delle aggressioni. Gli agenti hanno condotto in Questura sette stranieri irregolari: su uno di quelli pendeva un provvedimento di rintraccio che gli è stato immediatamente notificato. Altri otto irregolari sono stati trovati in uno stabile abbandonato in via Ugo Bassi. Al vaglio le posizioni di due, in possesso di cellulari rubati.

Boldrini: mia condanna incondizionata, dibattito agghiacciante

Intanto la presidentessa della Camera Laura Boldrini, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, è tornata sui fatti di Rimini e sulle polemiche circa la presunta mancata condanna da parte sua: “Trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni – ha detto - Sono polemiche deprecabili, di chi mira solo ad avvelenare il clima. La mia condanna è ovviamente incondizionata. Chi dubita del mio impegno in questo ambito è sicuramente in malafede e con intento strumentale". Quanto all'esponente di Noi con Salvini che aveva evocato uno stupro ai suoi danni, Boldrini ha detto: "Un episodio ripugnante. Stanno toccando il fondo".

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