Terremoto a Ischia, in salvo i tre fratellini sepolti sotto le macerie

Cronaca

Pasquale, 7 mesi, Mattias, 8 anni e Ciro, 11, sono stati estratti vivi. Il bilancio del sisma è di due donne morte e circa 40 feriti. Circa 200 sfollati ospitati negli alberghi. La Protezione civile: “Case con materiali scadenti”

Sono stati estratti vivi "miracolosamente sani" i tre fratellini rimasti sotto le macerie della loro casa a Ischia. Si tratta di Pasquale, 7 mesi, Mattias, 8 anni e Ciro, 11. E' stato proprio grazie a Ciro che i soccorritori sono riusciti a individuare il punto. Il ragazzino, che ha anche protetto come poteva Mattias, avvertiva battendo con un bastone sulle mura crollate. Erano seduti sul primo lettino del letto a castello quando è avvenuta la tragedia. Su di loro si è abbattuta una vera e propria pioggia di pietre. Forse è stato quel lettino a salvarli: la rete ha costituito una barriera protettiva. Nell'altra stanza la mamma incinta ed il fratello Pasquale, di sette mesi, che giocava tranquillo nel box. I primi a essere salvati sono stati papà Alessandro e mamma Alessia. Alle 4 del mattino i Vigili del fuoco hanno estratto vivo dalle macerie, e in buone condizioni, Pasquale. Poi, verso le 11, è toccato a Mattias e, a circa 16 ore dal terremoto, a Ciro.

Protezione civile: case fatte male

Insieme alla gioia, per il salvataggio dei tre piccoli, e insieme al dolore per la morte di due donne -  i feriti sono circa 40 -  è necessario ora riflettere e capire come sia stata possibile la tragedia a Ischia e se ci siano delle responsabilità.  E' vero sì che "c'è tutto un discorso che riguarda da una parte la sismicità dell'isola e dall'altra anche il trovarsi in un'area vulcanica", però "andando in giro, nel centro, ho visto che molte delle costruzioni crollate o danneggiate sono state realizzate con materiali scadenti, fatte con tecnologie di costruzione che non rispondono ad alcuna normativa vigente". E' impietosa l'analisi del capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, a proposito dei crolli in seguito alla scossa sismica di magnitudo 4.0 della serata del 21 agosto. Diverso il punto di vista dei sindaci dei centri colpiti dal sisma: "No no all'equazione tra abusivismo e crolli", ripetono. Stessa posizione quella del presidente della Regione Campania, De Luca che invita "ad attenersi ai fatti".

Due vittime e 40 feriti

Le vittime sono due donne, 42 invece i feriti, come riferisce la Asl Napoli 2 nord, da cui dipende l'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Per uno dei feriti è stato, inoltre, necessario il trasferimento la scorsa notte all'ospedale Cardarelli di Napoli.

I bambini stanno bene

Anche Ciro, dopo essere stato tratto in salvo, è stato portato in ospedale dove ha potuto riabbracciare i suoi cari: il papà Alessandro e la mamma Alessia, che presto darà alla luce un quarto fratellino. Ciro, Mattias e Pasquale hanno riportato lievi ferite e lievi fratture; saranno dimessi presto, dice il primario che li ha visitati.

Obiettivo zero tende, 200 sfollati in albergo

Intanto, sono circa 200 le persone ospitate in albergo mentre centinaia (una stima è assai difficile) sono accolte da parenti e amici. A ventiquattrore dal terremoto che ha colpito Ischia, è questo un primo bilancio degli sfollati. Fino a 2600 isolani, si stima nella mattinata, abitano nelle frazioni più colpite dei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno: mercoledì 23 agosto partiranno le verifiche di agibilità delle abitazioni, nella prima giornata si sono controllate scuole, edifici pubblici e alberghi. Proprio negli hotel, svuotati dai numerosi turisti che hanno lasciato subito l'isola, si punta ad accogliere chi non può rientrare a casa, perché il palazzo è lesionato o crollato, in tutto o in parte. Obiettivo: zero tende.

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