L'Organizzazione non governativa SOS Mediterranee ha sottoscritto l'accordo per le operazioni di salvataggio dei migranti in mare. Intanto, Msf, Save the Childre e Sea Eye sospendono i soccorsi
Chi ha firmato il Codice di condotta
Sos Mediterranee - Associazione umanitaria indipendente italo-franco-tedesca, opera con la nave Acquarius, un guardapesca che può ospitare fino a 500 persone. E' finanziata al 99% da donazioni private e Medici senza frontiere contribuisce al costo del noleggio della nave. La decisione di firmare il Codice di condotta, ha spiegato il vicepresidente Sophie Beau, è arrivata "dopo aver avuto i chiarimenti richiesti" e ottenuto che i relativi punti "fossero messi per iscritto in un 'Addendum' che è parte integrante" del Codice ma che, per il Viminale, non ne cambia la sostanza.
Nel documento vengono precisati una serie di punti, dai trasbordi in mare fino alla presenza a bordo di personale di polizia giudiziaria armato. Nel primo caso si sottolinea che il Codice "non implica una limitazione della pratica dei trasbordi" e che gli stessi avverranno "sotto il coordinamento esclusivo del Mrcc di Roma" nel rispetto della legge marittima internazionale. Quanto alla presenza di polizia giudiziaria a bordo, Sos Mediterranee precisa che il Codice non menziona esplicitamente la possibilità di portare armi e, dunque, "non si impegna a ricevere uomini armati" a bordo delle navi, "fatto salvo in caso di mandato rilasciato nell'ambito del diritto nazionale o internazionale".
Proactiva Open Arms - Associazione spagnola di stanza a Barcellona, è nel Mediterraneo dal 2016 con la nave Golfo Azzurro. Fino ad oggi ha contribuito a trarre in salvo più di 18mila persone.
Moas - Fondata nel 2014 dagli imprenditori italo-americani Christopher e Regina Catrambone, è maltese. In questi anni ha soccorso oltre 35mila migranti nel Mediterraneo, con la nave Phoenix e utilizzando droni. "Non abbiamo ricevuto donazioni da George Soros" hanno assicurato i suoi rappresentanti dopo i dubbi circolati sui suoi canali di finanziamento.
Sea-Eye - Nata nel 2015 quando un gruppo di persone della città tedesca di Regensburger, guidato dall'imprenditore Michael Buschheuer, ha deciso di non voler più assistere inerme alla morte di rifugiati nel Mediterraneo. Acquistato un vecchio peschereccio e riadattato per la ricerca e il soccorso in mare, l'Ong ha salvato nel 2016 5.568 persone. Il 13 agosto, però, attraverso una serie di tweet ha annunciato la sospensione dei soccorsi in mare: "Ci troviamo costretti a questa decisione a causa della mutata situazione di sicurezza nel Mediterraneo", spiega.
Save The Children - E' la più grande organizzazione internazionale indipendente che dal 1919 lotta per migliorare la vita dei bambini, operando in 120 paesi. Dal 2016 è impegnata con la nave Vos Hestia, nella ricerca e nel salvataggio in mare. Il 13 agosto ha però comunicato di aver sospeso le attività di ricerca e migranti davanti alle coste libiche.
Chi non ha firmato
Medici senza Frontiere - Impegnati da 3 anni in operazioni di ricerca e assistenza medica nel Mediterraneo con tre navi, hanno soccorso direttamente da aprile a novembre 2016 19.708 persone da barconi sovraffollati e assistito 7.117 persone trasferendole in modo sicuro in Italia e offrendo loro cure mediche a bordo.
Il 12 agosto la Ong ha inoltre comunicato di aver sospeso le attività di ricerca e soccorso dei migranti davanti alla Libia. A preoccupare Msf, così come le altre Ong, è soprattutto la situazione della sicurezza nelle acque davanti a Sabratha, Zuwara, Zawiyah, come dimostrano i colpi d'avvertimento sparati qualche giorno fa da una motovedetta della Guardia Costiera libica verso una nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms e le minacce rivolte nei confronti dell'equipaggio via radio: "Se ritornerete vi considereremo un obiettivo".
Sea Watch - E' un'Ong tedesca che ha soccorso 20mila persone nel 2016. I primi salvataggi sono stati fatti con un peschereccio di seconda mano, comprato con i risparmi di un commerciante e quattro piccoli imprenditori tedeschi.
Jugend Rettet - Nel 2016 ha salvato 6.526 persone con la nave Iuventa, battente bandiera olandese, che è stata sequestrata dal gip di Trapani per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. E' un'ong berlinese, una "rete di giovani europei": 16 di loro con una colletta on line hanno comprato e adattato al soccorso un vecchio peschereccio, trasformandolo nella Iuventa.
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