Nove anni di "Strade sicure": 15mila arresti e 7mila soldati impegnati

Cronaca
L'operazione Strade sicure è iniziata il 4 agosto 2008 (Getty Images)

L'operazione dell'esercito, partita il 4 agosto 2008, ha contribuito a rendere più sicure le aree interessate da terremoti e i grandi eventi (dall'Expo al G7 di Taormina)

Il 4 agosto 2008 partiva l'operazione "Strade sicure", la missione dell'esercito italiano che punta a presidiare il territorio, le principali aree metropolitane e a sorvegliare i punti sensibili del Paese. A distanza di nove anni, ecco i risultati (diffusi dall'esercito in una nota): 7mila militari impiegati in 48 città con oltre 1.100 mezzi.

I numeri di Strade sicure

Dall'inizio dell'operazione Strade sicure, i soldati hanno contribuito all'arresto di oltre 15.500 persone (280 dall'inizio dell'anno), controllato e identificato quasi 3 milioni di persone (290mila nel 2017) e sequestrando oltre 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti (con 30 kg negli ultimi 7 mesi). "Questi risultati – si legge ancora nella nota - sono frutto sia del continuo addestramento effettuato per questa specifica attività sia dell'esperienza maturata dai militari nelle missioni internazionali, durante le quali hanno acquisito la capacità di individuare la minaccia e di intervenire in maniera discriminata rapidamente in condizioni di stress psico-fisico".

Dai terremoti ai grandi eventi

"Strade sicure" continua ancora oggi. Nell'ambito delle attività eccezionali coperti della missione, l'esercito ha contribuito alla gestione del Giubileo straordinario della Misericordia. Altro grande evento che ha visto l'Esercito cooperare con le forze di polizia è stato il G7 a Taormina. In occasione del summit tra i leader dei Paesi più industrializzati del pianeta, sono stati assegnati a "Strade sicure" 2.400 soldati in più. Dal 2008 a oggi, si è passati quindi dai 3mila agli attuali 7mila uomini. Sono inoltre intervenuti (dallo scorso agosto) nei territori dell'Italia centrale colpiti dal terremoto, dove presidiano le aree evacuate. In questi 9 anni, l'esercito è intervenuto all'Aquila per il sisma del 2009, a Milano per l'Expo 2015 e ha contribuito alla sicurezza dei principali eventi del 2016 e di quelli in corso. Tra gli incarichi di "Strade sicure" c'è anche la sorveglianza delle frontiere e l'attività di prevenzione e ricerca di discariche illegali e roghi di rifiuti nella "Terra dei fuochi".

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