Un anno fa lo scontro fra treni in Puglia, morirono 23 persone

Cronaca

Stefania Leo

Un'immagine dello scontro dei due treni della Ferrotramviaria nelle campagne tra Andria e Corato (LaPresse)

L'impatto fra Andria e Corato causò anche 50 feriti. Alle 11.07, ora del disastro, suonati 23 rintocchi di campana. Durante l'intera giornata si terranno diverse iniziative volte a ricordare le vittime della tragedia. Previsto anche un annullo filatelico

Il 12 luglio 2016 due treni della Ferrotramviaria S.p.A. si scontravano nelle campagne tra Andria e Corato, nel nord-barese. In quella tragedia persero la vita 23 persone. I feriti furono 50. Un anno dopo, mentre l'inchiesta sul disastro ferroviario si avvia alla chiusura, nella città di Corato sono già in previsione diverse iniziative per ricordare le vittime dell'incidente. Tra queste, anche una messa solenne tenuta dal vicario zonale don Giuseppe Lobascio, in cui è stata annunciata anche la presenza del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.

Le iniziative per l'anniversario dell'incidente

Le commemorazioni sono cominciate alle 11.07, ora in cui i due treni - uno proveniente da Andria, l'altro da Corato - si sono scontrati. A quell'ora del 12 luglio 2017 sono stati suonati 23 rintocchi da tutte le campane delle parrocchie. Alle 17.30 sarà scoperta una targa nel piazzale antistante la stazione di Corato, che inaugurerà la nuova intitolazione della piazza. Si chiamerà "Piazza vittime dell'incidente ferroviario del 12 luglio 2016". Le persone a cui è dedicato questo spazio della città sono le vittime coratine della tragedia: il 19enne Francesco Ludovico Tedone, Luciano Caterino e Pasquale Abbasciano, due macchinisti a bordo dei convogli. Alle 18.30 si terrà una messa in suffragio delle vittime. Sia per l'inaugurazione della piazza sia per la celebrazione è stata annunciata la presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Lo stesso governatore sarà poi ad Andria, per partecipare presso la Cattedrale alla celebrazione in suffragio, tenuta da Monsignor Luigi Mansi.

Un ricordo nel segno dell'arte

L'associazione Komorebi, dedicata a Francesco Lodovico Tedone, ha stilato un programma di attività che ha lo scopo di ricordare con gioia il 19enne appassionato di Giappone. Come riporta Coratolive, l'intenzione degli organizzatori è di offire un'occasione per stare insieme, "perché Francesco ha sempre fatto questo - dicono -, anche in Giappone: è stato una calamita, ha saputo radunare intorno a sé ed alle sue passioni le persone che incontrava". L'associazione inizierà le proprie attività alle 16, con una jam session di writing, breaking and hip hop cypher(uno stile di breakdance). Alle 19 ci sarà un laboratorio astronomico interattivo. Alle 21, sempre a Corato, ci saranno attività di danza e musica.

L'iniziativa di Poste Italiane

Anche Poste Italiane parteciperà alle iniziative di commemorazione della strage con un annullo filatelico in ricordo delle vittime. Le cartoline realizzate in occasione di questa ricorrenza (prive di francobollo e timbro filatelico) sono state consegnate agli uffici postali della zona (Andria, Andria 1, Andria 2, Andria 3, Andria 4, Andria 5, Corato, Corato 1, Corato 2, Bari 1, Bari Sud, Molfetta centro, Bisceglie centro, Barletta centro e Trani centro). L'annullo avverrà nell'ufficio postale di Andria centro durante l'orario di apertura.

Mattarella: l'Italia chiede giustizia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio diffuso nel giorno dell'anniversario, ha chiesto giustizia. "L'incalzante domanda di giustizia che sale dalle famiglie è avvertita e fatta propria dall'intera comunità nazionale - ha affermato il Capo dello Stato - desidero rinnovare a tutti i familiari delle vittime i più sinceri sentimenti di vicinanza degli italiani e miei personali". "Un anno fa - prosegue Mattarella - incontrando superstiti e soccorritori, ho potuto constatare la generosità del popolo pugliese accorso a donare il sangue per i feriti, e ho raccolto gli appelli per avere la verità su quanto accaduto e individuare i responsabili del disastro. È stata una tragedia inammissibile sulla quale la magistratura sta indagando per accertare con accuratezza colpe ed eventuali carenze che ne sono state alla base".

Il punto sulle indagini

Secondo quanto riportato dalla Procura di Trani, le conclusioni dell'inchiesta sulla strage del 12 luglio 2016 riportano queste cause all'origine dell'incidente: errori umani, sistemi di sicurezza obsoleti e problemi organizzativi. Il punto sulle indagini circa lo scontro dell'ET 1021 partito da Andria e diretto a Corato e l’ET 1016 diretto da Corato ad Andria, è stato fatto da Francesco Giannella, ex procuratore aggiunto di Trani, dagli investigatori della squadra mobile del Noif (nucleo operativo incidenti ferroviari) e dai periti nominati dalla Procura. Tra gli indagati - 13 persone - ci sono dipendenti, manager e vertici della Ferrotramiviaria S.p.A.: il capotreno del convoglio partito da Andria, Nicola Lorizzo, i due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, in servizio durante lo scontro, il direttore generale dell'azienda, Massimo Nitti, il direttore di esercizio Michele Ronchi, e la presidente di Ferrotramviaria Gloria Pasquini. A queste primi sei nomi, se ne sono aggiunti altri sette con l’ipotesi di rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Le accuse: disastro colposo, lesioni e omicidio colposo plurimo. Principale "imputato" della tragedia, il sistema del blocco telefonico, considerato obsoleto e insicuro, nonostante le dichiarazioni dei vertici l'indomani dello scontro. Le indagini hanno scandagliato ogni prova a disposizione. Sono state eseguite perizie su scatole nere, pc e telefonini. Il 25 aprile è stata anche effettuata una ricostruzione dell'incidente, con due convogli che hanno percorso il binario unico partendo da Andria e Corato, eseguendo lo stesso tragitto del giorno dell'incidente. Con questi elementi, gli inquirenti stanno per chiudere l'inchiesta, prima di procedere al processo.

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