Sette anni per l’ex ad di Fs, oggi a capo di Finmeccanica, e per l'ex amministratore delegato di Rfi. Nell'incidente ferroviario del giugno 2009 morirono 32 persone
Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e oggi a capo di Leonardo-Finmeccanica (il cui cda ha comunicato di confermare la sua nomina), è stato condannato a 7 anni dal Tribunale di Lucca al termine del processo per la strage di Viareggio. 7 anni e 6 mesi anche per Michele Mario Elia, ex amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, e per Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica.
La strage - La sentenza di I grado arriva a 7 anni e 7 mesi da quel giugno 2009, quando un treno merci che trasportava gas liquefatto deragliò si ribaltò parzialmente ed esplose, provocando un incendio e il crollo di un palazzo. I morti furono 32. Per tutti gli imputati per la strage le accuse andavano, a vario titolo, da disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose. Viene così messo un primo punto fermo sulle responsabilità dei manager in carica all'epoca, ritenuti colpevoli per le carenze tecniche che, secondo la tesi accusatoria, causarano l'incidente.
23 condanne e 10 assoluzioni - Dieci dei 33 imputati 10 sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Assolte anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre sono state condannate Rfi e Trenitalia. Mauro Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato infatti assolto come amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Immediato, dopo la lettura del dispositivo, il crollo in Borsa del titolo di Leonardo-Finmeccanica. "E' una sentenza populista" ha commentato l'avvocato difensore. "Prendiamo atto della sentenza e aspettiamo le motivazioni" dice a Sky TG24 il capo ufficio stampa di Fs.
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Condanne pesanti per Gatx Rail - Le condanne più pesanti (fino a 9 anni e 9 mesi) sono state inflitte ai responsabili della Gatx Rail, la società che aveva affittato i carri cisterna a Fs, che ha subito annunciato il ricorso alla sentenza.
Nessun commento dai famigliari delle vittime - A Lucca al momento della sentenza è scoppiato un applauso. Poi il silenzio. Marco Piagentini e Daniela Rombi, dell’associazione “Un mondo che vorrei” che riunisce i famigliari delle 32 vittime, hanno infatti convocato una conferenza stampa per domani alle ore 11. "Per la primva volta il sistema e le Ferrovie sono state condannate: quindi è stato riconosciuto che c'era un problema di sicurezza" sono state le uniche parole pronunciate da Daniela Rombi, che 7 anni fa ha perso la figlia.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Strage Viareggio, parenti vittime: sentenza riconosce falle sicurezza <a href="https://t.co/8eakiwYUE8">https://t.co/8eakiwYUE8</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/cronaca?src=hash">#cronaca</a>— Sky TG24 (@SkyTG24) <a href="https://twitter.com/SkyTG24/status/826475940603498496">31 gennaio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Ex sindaco: sentenza dà un po’ di conforto - In aula c’era anche l'allora sindaco di Viareggio, Luca Lunardini. “La decisione dei giudici dimostra quello che abbiamo sempre sostenuto – afferma commosso – non è stato un evento naturale ma provocato dall'uomo". Il dolore di quella notte, aggiunge, è ancora vivido: “Urla, dolore, terrore, questa è la mia memoria. Ma ricordo anche la generosità dei tanti soccorritori. Se le fiamme si fossero estese il bilancio sarebbe stato ancora più grave. Se non è accaduto lo dobbiamo a tutti quelli che hanno operato quella notte e nei giorni successivi".