Ambiente
Cop27, al via in Egitto il summit per il clima: i nodi da sciogliere
Il vertice Onu si tiene a Sharm El-Sheikh e finirà il 18 novembre. Numerose le polemiche sulla decisione di organizzarlo in un Paese spesso criticato per lo scarso rispetto dei diritti umani. Saranno assenti Paesi come la Cina e la Russia, oltre a Re Carlo III e all'attivista svedese Greta Thunberg
Parte oggi il 27esimo vertice Onu sui Cambiamenti Climatici, la Cop27, che si terrà fino al prossimo 18 novembre a Sharm El-Sheikh, in Egitto. Sarà un’edizione complessa: l’evento è già al centro di diverse polemiche, a partire da quelle sul rispetto dei diritti umani del Paese in cui si svolge. Nella ricerca complicata di un’intesa su come contrastare la crisi ambientale, quest’anno, entrano in gioco anche tematiche laterali, come i timori di una recessione globale, il caro energia e il rilancio delle energie fossili, tutte conseguenze della guerra in Ucraina
IL VERTICE – Primo appuntamento importante per la Cop27 sarà il vertice dei leader del 7 e dell’8 novembre. Saranno 125 i partecipanti, tra capi di Stato e di governo, oltre a un corpo di diplomatici provenienti da 200 Paesi e 40mila esponenti di Ong, società civile, studiosi, difensori dei diritti e settore privato. Il summit segna il ritorno all’evento del Brasile, dopo anni di scetticismo da parte del presidente uscente Bolsonaro sulle basi scientifiche del cambiamento climatico
Anche se subentrerà ufficialmente a Bolsonaro da gennaio 2023, è stato infatti invitato all’evento Luiz Inacio Lula da Silva (in foto). Il presidente eletto assicura di voler tornare a combattere la crisi climatica, partendo dalla tutela dell’Amazzonia. Al vertice ci saranno anche il premier italiano Giorgia Meloni, il presidente Usa Joe Biden e il neo capo del governo britannico, Rishi Sunak. Da segnalare invece l’assenza della Cina, uno dei Paesi più inquinanti al mondo, e della Russia: né Xi Jinping né Vladimir Putin arriveranno a Sharm El-Sheik