Economia
Riscaldamento, boom di richieste per la pompa di calore
Il sistema è capace di prelevare calore da una fonte naturale esterna - come aria, acqua o terra - e di trasferirlo all’interno tramite uno scambiatore di calore. L'Unione Europea punta a raddoppiare la loro diffusione in modo tale da ridurre la dipendenza dal gas russo
L’invasione russa dell’Ucraina ha indotto l’Unione europea a intervenire per cercare di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili di Mosca: verso questa direzione si muove il piano REPowerEU. Fra gli obiettivi che si prefigge c'è anche il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore: si punta a ottenere un totale di 10 milioni di unità nei prossimi cinque anni
“Gli Stati membri”, si legge nelle Faq stilate dalla Commissione Ue, “possono accelerare la diffusione e l'integrazione efficaci sotto il profilo dei costi delle pompe di calore, dell'energia geotermica e dell'energia solare termica su larga scala". Il tutto, "sviluppando e modernizzando i sistemi di teleriscaldamento in cui si può sostituire i combustibili fossili nel riscaldamento individuale, ricorrendo a sistemi puliti di riscaldamento collettivo, in particolare nelle zone e nelle città densamente popolate, e sfruttando il calore industriale dove disponibile"
La Commissione europea suggerisce poi che “questo colpo di acceleratore dovrebbe essere accompagnato da una espansione rapida della produzione di pompe di calore, anche grazie all'accesso agevolato ai finanziamenti”