Salute e Benessere
Covid, variante Centaurus: effetto vaccini e sintomi. Cosa sappiamo
Sequenziata per la prima volta in India, BA.2.75 potrebbe diventare la responsabile di una possibile nuova ondata autunnale. Dai primi studi emerge la sua forte capacità di legarsi ai recettori delle cellule umane, aumentando così il livello di trasmissibilità. Rispetto a Omicron sarebbe poi più incline a colpire i polmoni invece che le vie respiratorie alte. Per frenarne l'avanzata si guarda ai vaccini bivalenti in arrivo nei prossimi mesi
Centaurus (BA.2.75), sottovariante di Omicron, potrebbe diventare la responsabile di una nuova ondata Covid nei mesi autunnali. Sequenziata per la prima volta in India, secondo una ricerca condotta dall’Università dell’Insubria e pubblicata sull'European Journal of Internal Medicine, Centaurus avrebbe un’elevata capacità di aderire alle cellule umane. Questo la renderebbe più trasmissibile di Omicron, già più diffusiva delle precedenti varianti e responsabile dell’ultima ondata che ha colpito il mondo
I VACCINI - La speranza della comunità scientifica è che i nuovi vaccini in lavorazione aiuteranno a limitarne la diffusione. In un’intervista a La Repubblica, l’infettivologo Massimo Andreoni – professore ordinario di malattie infettive all’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Simit (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) – spiega che il vaccino bivalente in arrivo nei prossimi mesi “dovrebbe proteggerci” anche da Centaurus
Andreoni sottolinea come al momento siano i “pochi dati sui livelli di protezione” forniti dai vaccini usati finora contro Centaurus a giustificare un certo grado di “preoccupazione” riguardo a una possibile nuova ondata. Il vaccino bivalente – studiato per agire sia contro il ceppo originario del Covid che contro Omicron – si è rivelato efficace anche contro varianti non presenti nello stesso farmaco. Mancano però ancora i dati sulla sua copertura verso Centaurus