"Il Movimento è la mia casa politica e sono orgogliosa di farne parte. E quando sei parte di qualcosa devi avere il coraggio di metterti in gioco, anche nei momenti più difficili. Giustizia sociale, crisi economica e ambientale, diritti e donne, lavoro, giovani e precariato sono i temi principali per i quali continuerò a battermi”, ha affermato l'ex sindaca
"Sono qui per dirvi che ho deciso di mettermi a disposizione della comunità del Movimento 5 Stelle e del progetto di Giuseppe Conte, candidandomi alle prossime elezioni politiche", ha annunciato Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, sui social.
"Il Movimento – ha aggiunto – è la mia casa politica e sono orgogliosa di farne parte. E quando sei parte di qualcosa devi avere il coraggio di metterti in gioco, anche nei momenti più difficili. Giustizia sociale, crisi economica e ambientale, diritti e donne, lavoro, giovani e precariato – ha proseguito Appendino – sono i temi principali per i quali continuerò a battermi insieme al Movimento. Con la forza dell'unico schieramento politico libero di portare avanti queste battaglie senza compromessi al ribasso". (ELEZIONI: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Appendino: “È dentro le istituzioni che ti assumi la responsabilità"
"Ho sempre detto che la politica si può fare dentro e fuori le istituzioni e lo credo ancora. Ma è pur vero che è da dentro le istituzioni che ti assumi la responsabilità di cambiare le cose portando la voce delle persone con cui condividi visione, progetti e obiettivi. Persone con cui condividi un'idea di futuro" ha continuato l'ex sindaca nel post in cui ricorda un momento di un anno fa, un momento pubblico, a Torino, con tanto di foto di lei in attesa del figlio e con un gruppo di bimbi. "Qualche giorno fa - scrive - il telefono mi ha suggerito questo ricordo dello scorso agosto. Da allora quante cose sono cambiate. Il pancione non c'è più, è arrivato Andrea e già gattona. Sara (che lo adora) sta per iniziare le elementari. In questi mesi ho avuto l'enorme privilegio di potermi dedicare soprattutto a loro. Non c'è più nemmeno quella terra battuta dei giardini Alimonda. Al suo posto c'è un vero e proprio campo da pallavolo, sul quale giocano centinaia di ragazzi e ragazze di ogni nazionalità. Un'idea di integrazione visionaria, divenuta realtà" "Io non sono più sindaca. In tanti in questi mesi – ha concluso - mi avete chiesto se non mi mancasse. Non è semplice rispondere, ma credo di no. Quando inizi un ruolo simile sai benissimo che è un'esperienza con un inizio e una fine, e credo che 'affezionarsi al potere' non sia mai un bene".