Omicidio a Rivoli, senzatetto morto dopo pestaggio: fermato il presunto assassino

Piemonte

Il 53enne è morto domenica sera in ospedale. Il sospettato, accusato di omicidio preterintenzionale, non ha risposto alle domande del pubblico ministero

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È stato rintracciato e fermato dai carabinieri il presunto assassino di Andrei Danila, il senzatetto 53enne di origini romene morto domenica sera all'ospedale di Rivoli (Torino) dopo un pestaggio. A quanto si apprende da fonti investigative, si tratta di un connazionale della vittima di 54 anni, in Italia dal 2006. Il sospettato, accusato di omicidio preterintenzionale, non ha risposto alle domande del pubblico ministero.

I militari lo hanno bloccato in una baracca, sotto un cavalcavia, a una cinquantina di metri dal luogo in cui è avvenuta l'aggressione. A chi è stato in contatto con lui è sembrato confuso e disorientato e anche all'oscuro della morte dell'altro senzatetto. Sta seguendo una terapia farmacologica che però nelle scorse ore, in carcere, non è stato possibile portare avanti. In passato lavorava come operaio edile ma pare che a causa dei suoi problemi di salute non sia più riuscito a trovare un impiego. Non ha precedenti penali.

La morte dell'uomo

Andrei Danila viveva in una baracca lamiere nei pressi di un cavalcavia della tangenziale, a Collegno (Torino). Secondo la ricostruzione dei carabinieri, domenica mattina l'uomo è stato picchiato a sangue. Sentendosi male, nel pomeriggio ha chiamato i carabinieri, facendo loro il nome della persona che lo aveva aggredito. Trasportato in ospedale, è morto poco dopo il suo arrivo. Per l'autopsia sarebbe stato strangolato. La perizia autoptica ha evidenziato infatti una rottura delle laringe, la rottura della vertebra cervicale e un'emorragia interna causata dalla rottura della milza per i calci e i pugni presi.

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