"Non accettiamo nessuna mediazione o compromesso - dicono gli studenti - per noi il gesto politico è quello di aver schierato decine di poliziotti sotto la prefettura. Le istituzioni si prendano le responsabilità di quanto accaduto il 28 gennaio"
"Nessun infiltrato, studenti uniti. Lamorgese dimissioni" è lo striscione esposto da una trentina di studenti, in rappresentanza degli istituti occupati di Torino, che oggi pomeriggio hanno manifestando di fronte alla Prefettura dopo la relazione del ministro dell'Interno sui disordini dello scorso 28 gennaio. Scontri avvenuti durante la manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro dopo la morte di Lorenzo Parelli, il diciottenne deceduto in una fabbrica a Lauzacco, vicino a Udine, durante l'ultimo giorno di stage.
Le parole dei manifestanti
"Non ci sono infiltrati tra di noi come invece ha sostenuto il ministro con accuse infamanti - hanno detto i ragazzi -, questi tentativi di dividerci in buoni e cattivi sono inutili. La nostra è una mobilitazione permanente".
Il prefetto Raffaele Ruberto si è detto pronto al confronto e disposto a incontrare una delegazione, ma gli studenti hanno rifiutato. "Non accettiamo nessuna mediazione o compromesso - hanno sostenuto - per noi il gesto politico è quello di aver schierato decine di poliziotti sotto la prefettura. Le istituzioni si prendano le responsabilità di quanto accaduto il 28 gennaio".