Il caposervizio della Ferrovie del Mottarone torna libero per scadenza dei termini. Era l’unico degli indagati a essere agli arresti domiciliari per la tragedia dello scorso 23 maggio in cui sono morte 14 persone, con il piccolo Eitan come unico sopravvissuto
Torna libero per scadenza dei termini Gabriele Tadini, il caposervizio della Ferrovie del Mottarone, la società che gestisce la funivia e l'unico degli indagati ad essere agli arresti domiciliari per la tragedia dello scorso 23 maggio in cui sono morte 14 persone e il solo sopravvissuto è il piccolo Eitan (FOTO - LE VITTIME - LA RIMOZIONE DELLA CABINA). A decidere di revocare i domiciliari, essendo trascorsi 6 mesi dell'arresto, è stato il gip di Verbania Elena Ceriotti.
La decisione
Alcuni giorni fa la procura di Verbania aveva chiesto al gip la revoca della misura cautelare, in quanto "erano prossimi a scadere i termini". Il giudice Ceriotti, nel suo provvedimento, osserva anche che Tadini non ha commesso alcuna violazione dei limiti imposti dall'ordinanza cautelare.
Riesame scagiona i dipendenti della funivia
Nelle scorse settimane il tribunale del Riesame di Torino aveva intanto scagionato i dipendenti della funivia del Mottarone. I giudici avevano disposto a fine ottobre gli arresti domiciliari (con provvedimento comunque sospeso) per il gestore dell'impianto Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio. Per loro è atteso l'esito del ricorso per Cassazione delle difese contro questa decisione.
Le indagini
Proseguono intanto le indagini con la perizia disposta nella forma dell'incidente probatorio, per accertare le cause per cui la cabina nunero 3 della funivia è precipitata.