Elezioni comunali 2021, a Torino ballottaggio tra Lo Russo e Damilano

Piemonte
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Si vota domenica 17 e lunedì 18 ottobre. Al primo turno Lo Russo (centrosinistra) ha chiuso in vantaggio con il 43,86% dei voti, mentre Damilano (centrodestra) si è fermato al 38,9%. Oggi nel capoluogo piemontese arrivano Letta e Salvini per chiudere la campagna elettorale dei rispettivi candidati

Servirà il ballottaggio per stabilire chi sarà il prossimo sindaco di Torino dopo i 5 anni di mandato di Chiara Appendino. Il dato definitivo del primo turno ha visto il candidato del centrosinistra, Stefano Lo Russo, in vantaggio col 43,86%. Dietro di lui Paolo Damilano, candidato del centrodestra, che ha raccolto il 38,9% delle preferenze. Un voto, quello del capoluogo piemontese, che riveste notevole importanza anche a livello politico nazionale, tanto da richiamare sotto la Mole il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader della Lega, Matteo Salvini, che oggi chiuderanno la campagna elettorale dei rispettivi candidati. (LO SPECIALE ELEZIONI - I RISULTATI A TORINOTUTTI I RISULTATI ELETTORALI)

Quando e come si vota

Il ballottaggio si svolgerà domenica 17 e lunedì 18 ottobre. Durante la prima giornata i seggi resteranno aperti per tutto il giorno, dalle ore 7 alle ore 23, mentre lunedì sarà possibile votare fino alle ore 15. Se alla chiusura delle urne ci saranno ancora elettori in attesa di esprimere il proprio voto (presenti all'interno o all'esterno del seggio), il presidente avrà la facoltà di ammetterli al voto chiedendo al segretario di prenderne nota. Una volta concluse tutte le operazioni, la commissione inizierà lo spoglio.

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I risultati al primo turno

Oltre a Lo Russo e Damilano, erano 11 gli altri candidati sindaco che si sono presentati al primo turno (CHI ERANO I CANDIDATI). Valentina Sganga del M5S si è fermata al 9,01%. Angelo D'Orsi, sostenuto da Sinistra in Comune, che raggruppa Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, DemA e Torino Ecosolidale, ma anche Potere al Popolo e Pci (2,53%). Ugo Mattei, 60 anni, candidato di Futura Torino, ha totalizzato il 2,32%. Sotto l'1% tutti gli altri candidati: Ivano Verra, 57enne architetto, sostenuto da Italexit e Noi Cittadini, Davide Betti Balducci, ex centrodestra, appoggiato dal Partito Gay e dal Partito Animalista, Giusi Di Cristina del Partito Comunista e Torino Città Futura, Paolo Alonge, classe 1972, per il Movimento 3V, Roberto Salerno, 66enne ed ex calciatore professionista, candidato di Mat - Movimento Ambientalista Torino, Lorenzo Varaldo, insegnante, candidato della lista Divieto di Licenziare, Massimo Chiesi candidato per il Partito Comunista dei Lavoratori, Emilio Mazza, candidato della lista Torino Capitale d'Europa Basta Isee.

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Gli scenari in vista del voto

Se a Roma il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso pubblicamente l’intenzione di votare il candidato del centrosinistra Gualtieri, a Torino i big locali, su tutti Appendino e Sganga, non hanno voluto dare alcuna indicazione di voto e il Movimento risulta piuttosto frammentato al suo interno su questo fronte. Fabio Versaci, compagno della candidata pentastellata al primo turno nonché primo presidente M5S del Consiglio comunale, ha reso noto che voterà Lo Russo, mentre Marco Lavatelli, imprenditore e marito della sindaca Appendino, ha dichiarato che sceglierà Damilano. Chiare le idee invece per Europa Verde - Verdi, che al primo turno aveva sostenuto proprio i pentastellati: i coordinatori del partito hanno infatti reso noto che al ballottaggio sceglieranno Lo Russo. Nessuna indicazione di voto invece da parte di Angelo D’Orsi. I due candidati al ballottaggio dovranno dunque cercare i voti tra gli indecisi, in una città che al primo turno ha fatto registrare un'affluenza mai così bassa

Il confronto su Sky TG24

Lunedì scorso Lo Russo e Damilano si sono confrontati su Sky TG24 ed entrambi hanno avuto la possibilità di lanciare un appello finale agli elettori. ”Torino è a un bivio - ha dichiarato Lo Russo -. Oggi è indispensabile serietà, qualità della proposta, competenza. Il centrosinistra vuole far ripartire la macchina economica della città: dobbiamo crederci perché le prospettive sono enormi. La città va comunque ricucita, ci sono troppe sacche di povertà. La fiducia al centrosinistra verrà ripagata con i risultati, ne sono convinto”.

Questo invece l'appello di Damilano: "Abbiamo fatto una lista di cittadini, e ciò è stato possibile grazie al loro coraggio. Hanno capito quanto sia complesso il rilancio della città. Ci metteremo forza, passione, entusiasmo per far sì che questa occasione sia la più straordinaria per rimettere in ordine Torino”.

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