Suicida in carcere dopo aver ucciso moglie e figlio, indaga la procura

Piemonte

Il 39enne si è tolto la vita nella notte tra sabato e domenica. Il suicidio sarebbe avvenuto in una cella del carcere di Ivrea

La procura di Ivrea ha aperto un procedimento, al momento a carico di ignoti, sulla morte di Alexandro Riccio, il 39enne in carcere per aver ucciso la moglie e il figlio a Carmagnola (Torino) che si è tolto la vita nella notte tra sabato e domenica. Il suicidio sarebbe avvenuto in una cella del carcere di Ivrea mentre il compagno dormiva.

Il duplice omicidio

Lo scorso 29 gennaio, a Carmagnola (Torino), il 39enne aveva ucciso nel sonno con diverse coltellate la moglie Teodora Casasanta e il figlioletto Ludovico, di appena 5 anni. Subito dopo il duplice omicidio aveva tentato il suicidio, ed era stato ricoverato nell'ospedale Molinette di Torino. Dietro la violenza, secondo quanto appurato dalle indagini coordinate dalla procura di Asti, competente per territorio, la decisione della donna di mettere fine al matrimonio. "Vi porto via con me", il biglietto dell'uomo che i carabinieri trovarono nell'abitazione dopo il duplice omicidio. 

Le indagini

"Ho visto il mio cliente venerdì, insieme al consulente per la perizia psichiatrica. Nel corso dell'incontro non ha mostrato alcun intento suicida", racconta l'avvocato Giuseppe Lopedote che lo assisteva. Il legale attende ora di essere convocato, come persona informata dei fatti, dalla procura di Ivrea. Un atto dovuto per consentire alla magistratura di effettuare ogni accertamento del caso.

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