Torino, niente obbligo green pass in mensa: revocato sciopero Hanon

Piemonte

"Una grande vittoria della Fim Cisl", commenta davanti ai cancelli della azienda specializzata in componenti elettronici Davide Provenzano, leader del sindacato

La Hanon Systems di Campiglione Fenile (Torino) ha comunicato questa mattina il "ritiro immediato" dell'obbligo di Green pass per accedere alla mensa aziendale. La decisione della azienda, specializzata in componenti elettronici, nei giorni scorsi aveva portato i lavoratori a indire uno sciopero previsto per oggi, poi revocato visto il passo indietro della ditta.

Provenzano (Fim Cisl): "Serve un chiarimento"

"Una grande vittoria della Fim Cisl", commenta davanti ai cancelli dell'azienda Davide Provenzano, leader del sindacato. "Ci abbiamo creduto sin dall'inizio e anche la Regione Piemonte ci ha dato ragione, per cui oggi i lavoratori mangeranno tutti insieme", aggiunge Provenzano. "Come Fim-Cisl abbiamo aperto una vertenza in Hanon che è diventata apripista su tutto il territorio nazionale - prosegue -. Serve un chiarimento sul Green pass: persone che lavorano otto ore gomito a gomito non possono essere divise a mensa. La pandemia ci ha costretto ad adottare misure, i protocolli anti Covid hanno funzionato. Riteniamo quindi che questa vertenza vinta dalla Fim Cisl con coerenza e impegno sia di insegnamento per tutte le vertenze nazionali".

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Lo sciopero

I 650 dipendenti della Hanon Systems avevano annunciato per oggi due ore di sciopero alla fine di ogni turno contro le disposizioni che, secondo i sindacati, discriminano i lavoratori in base al loro status vaccinale. Ieri sera è poi arrivata la precisazione della Regione Piemonte: in una nota si spiegava che non c'è l'obbligo del Green pass per accedere alle mense aziendali, "fermo restando il rispetto dei protocolli o delle linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio". Il chiarimento, che riguarda in modo specifico i dipendenti regionali senza obbligo vaccinale, richiama la circolare del Ministero dell'Interno del 5 agosto sul personale del Dipartimento di Pubblica sicurezza per il quale l'accesso alle mense di servizio prevede l'esenzione dal Green pass.

In una comunicazione diffusa dalla direzione risorse umane, l'azienda spiegava che il dipendente privo di Green pass non avrebbe potuto accedere nel locale mensa e avrebbe dovuto consumare il proprio pasto al sacco in un'area differente, ma non "nelle aree aziendali comuni, negli spogliatoi, nelle aree break e sulle postazioni di lavoro". "Siamo favorevoli al vaccino - aveva precisato Provenzano - ma se gli operai possono lavorare in linea senza Green pass, allora possono anche mangiare in mensa senza il certificato". 

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Le parole di un dipendente

"In azienda c'è stato molto dibattito e non nascondo di avere sofferto. Il ritiro del provvedimento è stata una vittoria", racconta Flavio, dipendente della Hanon System. "Ho il certificato verde, perché ho fatto la malattia e non appena possibile mi vaccinerò - precisa - ma è importante che ognuno abbia il tempo necessario per capire che cosa fare della propria vita. Quel provvedimento, purtroppo, generava discriminazione". "In questi giorni non ho pranzato, mi sono rifiutato di andare in mensa, ci torno oggi - dice ancora Flavio - E' stato difficile far capire ai colleghi la discussione, c'è stata un po' di caccia alle streghe, ma poi le persone hanno capito che la dignità delle persone viene prima di tutto".

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