Ucciso in cantina a Torino, fermato il fratello

Piemonte
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L'ipotesi degli investigatori è che tra i due ci sia stato un litigio. “Il mio cliente non si è mai mosso dalla sua abitazione in una località turistica, dove si trovava da qualche giorno e non sa quali siano i fatti che gli vengono contestati", ha commentato l'avvocato del 48enne fermato

È stato fermato Carlo Pellegrini, il 48enne sospettato di avere ucciso il fratello Enrico, 52enne, trovato ieri pomeriggiosenza vita nella cantina di un'abitazione di via Principi d'Acaja, a Torino. Per l'uomo, rintracciato nelle scorse ore dai carabinieri nella sua casa di villeggiatura in Trentino, la Procura di Torino ha emesso un decreto di fermo sulla base degli elementi raccolti dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale e della Compagnia San Carlo, che indagano coordinati dalla pm Delia Boschetto. L'ipotesi è che tra i due fratelli ci sia stato un litigio, per cause ancora da chiarire. La vittima è stata colpita da una coltellata in un occhio.

Il legale di Pellegrini: “Non sa quali siano i fatti che gli vengono contestati"

Il 48enne si trova recluso nella casa circondariale di Trento, lo rende noto il suo legale, l'avvocato Nicola Canestrini, raggiunto telefonicamente dall'ANSA. "Il mio cliente - spiega l'avvocato che difende Pellegrini insieme alla collega Carmela Parziale - è stato fermato dai carabinieri per essere identificato, anche se non c'era motivo visto che aveva con sé i documenti. Poi è stato ascoltato nuovamente come persona informata dei fatti. Il fermo è stato convalidato questa mattina anche se non sussisteva il pericolo di fuga. Il mio cliente - aggiunge - non si è mai mosso dalla sua abitazione in una località turistica, dove si trovava da qualche giorno e non sa quali siano i fatti che gli vengono contestati". Per gli inquirenti Pellegrini è fortemente sospettato di aver accoltellato alla testa il fratello.

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