Funivia Mottarone, il gip ha accolto la richiesta di incidente probatorio

Piemonte

La richiesta era stata avanzata dal difensore del caposervizio della funivia del Mottarone, Gabriele Tadini. Il giudice ha nominato il perito e ha convocato le parti per il conferimento dell'incarico il prossimo 8 luglio

Il gip del Tribunale di Verbania, Elena Ceriotti, ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal difensore del caposervizio della funivia del Mottarone, Gabriele Tadini, l'unico degli indagati agli arresti domiciliari per l'incidente in cui sono morte 14 persone. (LE INDAGINI -L'INCIDENTE DEL 23 MAGGIO - LE FOTO - LE VITTIME) Il giudice ha nominato come perito il professor Antonio De Luca dell'Università Federico II di Napoli e ha convocato le parti per il conferimento dell'incarico il prossimo 8 luglio.

La decisione del giudice

La Procura di Verbania si era opposta alla richiesta di incidente probatorio dell'avvocato Marcello Perillo, a cui si era associato il difensore di Luigi Nerini, avvocato Pasquale Pantano, chiedendo "la reiezione dell'istanza per infondatezza e invocando, laddove ritenuti sussistenti i presupposti per accoglierla, l'estensione a ogni possibile profilo di causazione del disastro, con differimento dell'incidente probatorio, per il periodo di almeno due mesi, al fine di consentire l'espletamento delle attività di indagine". Il Gip Elena Ceriotti, subentrata a Donatella Banci Buonamici per la decisione, ora all'attenzione del Csm, del presidente del Tribunale Luigi Montefusco, ha invece deciso che "la richiesta appare conforme ai requisiti di ammissibilità, dato che l'oggetto della prova si sostanzia in una perizia, che si deve ritenere estesa ad ogni possibile causa della precipitazione della cabina dell'impianto a fune". E che "non possono indurre alla reiezione della richiesta, come vorrebbe il pm nelle sue deduzioni, ragioni di opportunità rappresentate dalla mancata individuazione, allo stato, di tutti i soggetti, oltre ai tre odierni indagati, nei confronti dei quali le indagini in corso potranno fare emergere eventuali profili di responsabilità, i quali, una volta identificati, avrebbero titolo per partecipare all'esecuzione delle operazioni peritali o agli accertamenti tecnici del pm".

Codacons tra le parti offese

La Gip di Verbania Elena Ceriotti inoltre ha ammesso il Codacons come parte offesa. Nell'elenco delle persone offese citato nell'ordinanza della gip, oltre ai parenti delle 14 vittime e di Eitan, il bambino unico sopravvissuto all'incidente del 23 maggio, c'è anche il Codacons, nella persona del suo legale rappresentante pro tempore, Giuseppe Ursini. "Siamo l'unica associazione ammessa dal Gip come parte offesa nell'inchiesta, una decisione importantissima che conferma ancora una volta il ruolo del Codacons, associazione leader in Italia nella tutela dei consumatori e dei diritti degli utenti dei trasporti - spiega il presidente, Carlo Rienzi - Grazie all'ammissione nel procedimento, potremo ora seguire tutte le fasi dell'inchiesta e apportare un concreto contributo al miglioramento della sicurezza nel settore dei trasporti, nell'interesse di tutti gli utenti che utilizzano funivie e servizi affini", conclude Rienzi. 

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