Stando alle indagini, il movente sarebbe di natura economica, collegato a un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato
Un uomo, di 24 anni, è stato fermato per l'assassinio di Mohammad Ibrahim, il 25enne originario del Bangladesh ucciso nel suo appartamento di Torino nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 giugno. Il sospettato, fermato dagli uomini della Squadra Mobile guidata da Luigi Mitola, della Questura di Torino, sarebbe un connazionale del giovane. Il fermo è avvenuto grazie anche alla collaborazione durante le indagini della comunità del Bangladesh con le forze dell'ordine.
Il movente
Stando alle indagini, il movente sarebbe di natura economica, in quanto collegato a un debito maturato dalla vittima nei confronti del 24enne e non ancora onorato. Il denaro conteso, secondo l'accusa, sarebbe stato utilizzato dalla vittima per pagare, in Bangladesh, il matrimonio di una sua congiunta, già promessa in sposa all'autore del delitto. Nel pomeriggio, il sospettato è stato portato a Palazzo di Giustizia di Torino, dove è stato interrogato.
Sospettato fermato in stazione
Il 24enne è stato rintracciato dalla polizia all'interno della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova nella prima mattinata di oggi. La perquisizione a suo carico ha portato al sequestro di capi di abbigliamento e di altri elementi di rilievo probatorio, compreso un grosso coltello da cucina adoperato quale arma del delitto. "Il quadro indiziario è chiaro", ha commentato Luigi Mitola, dirigente della Squadra Mobile della Questura del capoluogo pieontese, in merito al fermo.
Data ultima modifica