'Nel laboratorio dello studioso' è un ciclo di mostre allestite al primo piano, per mettere sotto la lente di ingrandimento una serie di reperti della collezione e offrire ai visitatori un approfondimento inedito, avvicinandoli alla ricerca
Insieme ad altri musei in tutta Italia, dopo lo stop dovuto all'emergenza Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI) oggi riapre anche il Museo Egizio di Torino che presenta ai visitatori un progetto espositivo dedicato alla ricerca. "Nulla sarà più come prima - spiega il direttore Christian Greco -, neppure i musei, che dovranno reinventarsi per diventare un elemento centrale della cultura dei territori a cui appartengono". Ad accogliere i visitatori stamattina, oltre al direttore, anche la presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Evelina Christillin.
Il progetto 'Nel laboratorio dello studioso'
Il nuovo progetto espositivo dell'Egizio, 'Nel laboratorio dello studioso', è un ciclo di mostre allestite al primo piano, per mettere sotto la lente di ingrandimento una serie di reperti della collezione e offrire ai visitatori un approfondimento inedito, avvicinandoli alla ricerca. Ogni due mesi la mostra sarà dedicata a un reperto diverso, che verrà indagato dal punto di vista archeologico, storico: il primo oggetto protagonista della mostra è la statua di Hel: di epoca Ramesside (XIX dinastia, 1279-1213 a.C. circa). "L'epoca delle grandi mostre blockbuster è finita - sostiene Greco -. Gli stranieri continueranno a venire, ma quello che dobbiamo fare è portare nei musei i cittadini, giovani e non. Per condividere con loro la grande cultura e la ricerca che musei come noi non hanno mai smesso di fare, dalla loro nascita. Ecco il perché di questo ciclo di 5 piccole mostre, che ci è costato solo 10.000 euro e vuole fare prendere confidenza con la ricerca ".