Inchiesta su aiuti negati a stranieri e anziani, arrestata sindaca San Germano Vercellese
PiemonteLa prima cittadina è ai domiciliari insieme a un consigliere comunale, l'ex assessore Giorgio Carando. Secondo le accuse avrebbero gestito direttamente gli aiuti alimentari destinati alle famiglie povere distribuendoli illecitamente a famiglie con redditi oltre ai 7.000 euro mensili anziché ai veri beneficiari dei fondi statali
La sindaca di San Germano Vercellese, Michela Rosetta, è stata arrestata nell'ambito di un'inchiesta della procura di Vercelli su aiuti alimentari acquistati con fondi statali per l'emergenza Covid e negati a stranieri e anziani non autosufficienti per darli a famiglie più ricche. La prima cittadina è ai domiciliari insieme a un consigliere comunale, l'ex assessore Giorgio Carando. Nell'inchiesta sono indagate anche altre sette persone, tra cui due imprenditori. I reati contestati a vario titolo sono peculato, falso materiale e ideologico e abuso d'ufficio. Nella stessa operazione, condotta dal pm Davide Pretti, sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione in caserma anche un consigliere comunale, un ex dipendente e una quinta persona.
Le accuse e le intercettazioni
Secondo le accuse, Rosetta e Carando avrebbero gestito direttamente gli aiuti alimentari destinati alle famiglie povere distribuendoli illecitamente a famiglie con redditi oltre ai 7.000 euro mensili anziché ai veri beneficiari dei fondi statali, ovvero anziani non autosufficienti, nuclei con redditi bassi o con figli minori o disabili e stranieri in difficoltà. Nelle intercettazioni emergono frasi con cui i due arrestati ammettono di avere "figli e figliastri" e di consegnare, ai soggetti a loro meno graditi, il "pacco da sfigati".
Contestato anche l'acquisto di generi non essenziali
Oltre alla distribuzione iniqua dei pacchi, la procura contesta anche l'acquisto di generi non essenziali, come mazzancolle e capesante, al centro lo scorso settembre di dure polemiche. Significativa la vicenda di una cittadina extracomunitaria a cui la sindaca avrebbe negato gli aiuti dopo la richiesta di evitare alcuni alimenti per motivi religiosi. Le indagini hanno riguardato anche l'abbattimento dell'ex chiesa di Loreto, a San Germano, dopo il crollo di una parte di facciata. Quest'ultimo, secondo i pm, sarebbe stato procurato volontariamente. Per questo motivo tra le accuse figura anche quella di distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale.