Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri avrebbero aggredito verbalmente, trascinato con violenza, strattonato e in un caso anche schiaffeggiato alcuni bambini
Le due maestre di una scuola materna dell'hinterland di Torino, indagate per maltrattamenti nei confronti dei propri alunni, sono state minacciate sui social network.
Le minacce
"Se dovesse capitare ai miei nipoti le strappo il cuore con le mie mani", è uno dei tanti commenti comparsi sul web in queste ore. "Ora arrestate anche il preside e i bidelli", chiede un altro. C'è anche chi chiede di conoscere nome e cognome delle indagate per andare a casa loro. "Una passata di pugni e calci è quello che si meritano...".
Comitato genitori: "No a caccia alle streghe"
"Condanniamo con assoluta fermezza qualsiasi azione che possa essere stata perpetrata nei confronti dei piccoli allievi e siamo vicini alle famiglie coinvolte. Ma il comprensivo non è quello mostrato in tv, per questo rinnoviamo la nostra fiducia a tutto il corpo docente e non docente estraneo a questa vicenda". Così, in una nota, il comitato genitori della scuola. "Il comprensivo è fatto di tante persone che quotidianamente si impegnano al massimo per istruire ed educare i nostri figli - ricorda il comitato genitori -. In queste situazioni si scatenano sui social una miriade di commenti, di ipotesi, di condanne, addirittura di minacce, ma la caccia alle streghe non è mai stata utile a nessuno. Non spetta a noi indagare o fare un processo che presumibilmente ci sarà".
Le accuse alle maestre
Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri coordinate dal pm Barbara Badellino della procura di Torino, le due insegnanti, alle quali i militari hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari, avrebbero aggredito verbalmente, trascinato con violenza, strattonato e in un caso anche schiaffeggiato, sette bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. "Vi ammazzo, vi ammazzo" è quanto le educatrici avrebbero urlato contro i bambini. I fatti risalgono al periodo che va tra l'autunno 2018 e la fine del marzo del 2019, quando ai militari di Rivoli sono giunte alcune segnalazioni da parte dei genitori degli alunni preoccupati per le presunte violenze da parte delle insegnanti.