L'attore è conosciuto per il ruolo di Clarke Garrison. Il processo al 64enne, terminato oggi, si è svolto nel capoluogo piemontese dove l'attore si era stabilito con la famiglia. A dare origine al procedimento era stata nel settembre del 2014 una denuncia, ritirata nel corso della causa, da parte della seconda moglie
Daniel McVicar, conosciuto per il ruolo di Clarke Garrison nella serie tv Beautiful, è stato assolto dall'accusa di maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie. Il processo all'attore 64enne, terminato oggi, si è svolto a Torino dove l'uomo si era stabilito con la famiglia.
La denuncia della moglie poi ritirata durante il processo
A dare origine al procedimento era stata nel settembre del 2014 una denuncia, ritirata nel corso della causa, da parte della seconda moglie di McVicar, ex insegnante di pattinaggio. Dall'imputazione di maltrattamenti l'attore è stato assolto "perché il fatto non sussiste". È stata pronunciata una condanna a un mese di reclusione solo per brevissimi periodi di mancato versamento degli alimenti. La stessa procura aveva chiesto l'assoluzione da tutti i capi d'accusa.
L'attore: "Ho sempre sostenuto la mia innocenza"
"Dopo sei anni di accuse per me dolorose e non veritiere - ha commentato l'attore - posso andare avanti pulito. Ho conosciuto i miei avvocati tramite l'associazione "Udire" che è un centro antiviolenza, voglio ringraziarli perché mi hanno ascoltato e hanno sempre creduto in me, presentando una bella difesa contro queste accuse. Sono contro la violenza di ogni tipo, anche questo insegno a mio figlio. Un uomo deve sempre proteggere la donna". Ora che il processo si è chiuso McVicar continuerà a vivere a Torino insieme al figlio. "Ho sempre sostenuto la mia innocenza, sono rimasto tranquillo a Torino, continuando a vedere mio figlio ed è qui che continuerò a vivere. Lui sta imparando a giocare a basket, vado a prenderlo a scuola e non vediamo l'ora che la pandemia finisca per tornare alla normalita".
L'avvocato: "Conclusione assolutamente positiva"
"Possiamo parlare - commenta l'avvocato Elisa Civallero - di conclusione assolutamente positiva. La violazione degli obblighi di assistenza si riferisce a certi mesi in cui c'erano state difficoltà a versare le somme. Valuteremo il ricorso in appello".