"A chi mi dice che sono troppo vecchio per correre, ricordo che lascio indietro tanti più giovani", ha detto a proposito della sua età, 72 anni
Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, medico e direttore dal 1990 al 2018 del Centro trapianti di fegato dell'ospedale Molinette, ha confermato la propria disponibilità a candidarsi come sindaco di Torino. Salizzoni, 72 anni, ha inoltre precisato che, benché le primarie siano "in alcuni casi uno strumento divisivo", mentre oggi "serve unità tra i torinesi, nel Pd e nel centrosinistra", "se la coalizione deciderà di organizzarle, io ci sono".
Le primarie
Nelle scorse settimane, nel corso di una riunione di coalizione, il centrosinistra ha sospeso le primarie, opzione che resta però sul tavolo. Finora si sono detti pronti al confronto Stefano Lo Russo, già assessore e attuale capogruppo del Pd al Comune di Torino, Enzo Lavolta, anche lui assessore nella giunta Fassino e ora vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Igor Boni, presidente dei Radicali Italiani, e Luca Jahier, fino allo scorso ottobre presidente del Cese, il Comitato economico e sociale europeo. In campo anche l'ex assessore regionale Gianna Pentenero.
Le parole di Mauro Salizzoni
"Credo che le primarie siano in alcuni casi uno strumento divisivo, mentre oggi serve unità, tra i torinesi, nel Pd e nel centrosinistra - ha scritto Salizzoni su Facebook -. Le persone normali, alle prese con il dramma della pandemia, potrebbero non capire il senso del nostro confronto, tra raccolte firme e iniziative elettorali. Non possiamo scordarci neppure per un attimo che la battaglia più importante è quella contro il virus e a fianco chi sta pagando il prezzo più alto". "Se, però, la coalizione deciderà di organizzarle, purché in totale sicurezza e magari con modalità innovative, nella convinzione che la partecipazione diretta di militanti, simpatizzanti e cittadini sia la strada migliore per garantire l'unità del centrosinistra e la più ampia partecipazione, allora dico: benissimo, avanti con le primarie, io ci sono - ha aggiunto -. Per me sarebbe un po' come partecipare alla corsa Ivrea-Mombarone: in 42 anni non ho mancato un'edizione, e mi alleno ogni giorno per farmi trovare pronto. A chi mi dice che sono troppo vecchio per correre, ricordo che lascio indietro tanti più giovani. Che dite? Proviamo anche con le primarie?".