Trapianti di fegato, le Molinette di Torino sul tetto d'Europa

Cronaca
Il Centro trapianti di fegato dell'ospedale Molinette di Torino ha effettuato la prima operazione il 10 ottobre 1990 (Fotogramma)
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L’ospedale piemontese ha tagliato il traguardo dei tremila interventi raggiungendo i migliori poli d’eccellenza del continente. Inoltre, fa sapere l’Azienda ospedaliera universitaria, dopo dieci anni dall’operazione il 73% dei pazienti è in vita 

Il Centro trapianti di fegato dell'ospedale Molinette di Torino, diretto dal professor Mauro Salizzoni, ha tagliato il traguardo dei 3mila trapianti, guadagnandosi il primato europeo e ponendosi nelle prime posizioni a livello mondiale. Il primo avvenne nell'ottobre del 1990 su un uomo di 44 anni. L'ultimo nella mattinata del 17 luglio su un 55enne affetto da cirrosi. Il risultato è stato annunciato dallo stesso ospedale piemontese che sottolinea come, oltre al numero elevato di interventi, il Centro trapianti di fegato può vantare anche un alto tasso di sopravvivenza: a distanza di 10 anni dall’intervento 73 pazienti su 100 sono in vita.

Gli altri centri d'eccellenza? Tra Gran Bretagna e Stati Uniti

Secondo il registro mondiale dei trapianti dell’Università di Heidelberg, in Germania, il record raggiunto il 17 luglio consente alla struttura ospedaliera torinese di raggiungere in prima posizione poli di eccellenza come quelli britannici di Cambridge, Birmingham e il London Kings college, oltre allo statunitense centro di Dallas. Il risultato, si legge in un comunicato diramato dell’università, è frutto di poco più di 25 anni di lavoro.

I numeri dei trapianti

Durante gli anni il programma ha avuto uno sviluppo sempre più complesso fino a raggiungere un numero di interventi e un tasso di sopravvivenza che proiettano l’ospedale Molinette tra i primi al mondo in questo campo. Dalla nascita del centro aoggi, il 5% dei trapianti ha riguardato solo una parte del fegato, di cui 14 da donatore vivente. Nel 2% delle operazioni oltre al fegato è stato trapiantato in contemporanea un altro organo. Un 7% è invece costituito da trapianti "domino" (ossia il fegato nativo di un primo ricevente è stato poi trapiantato a un secondo ricevente); e nell'8% dei casi si è trattato di ritrapianti. Inoltre, dal 1993 ad oggi, sono stati trapiantati con fegato intero o split 166 pazienti in età pediatrica (6% dell’attività totale). Infine, in questi 27 anni, la sopravvivenza dei pazienti che hanno ricevuto il trapianto è stata pari al 91% ad 1 anno, 81% a 5 anni e al 73% a 10 anni.

Un traguardo storico

Secondo Gian Paolo Zanetta, Commissario dell'Azienda ospedaliera universitaria Città della salute di Torino, si tratta di "un traguardo storico. Un'eccellenza a livello italiano ed europeo che diventa un ponte verso il futuro Parco della salute", il nuovo polo scientifico-didattico e ospedaliero previsto al Lingotto, nel quale l’ospedale Molinette avrà un ruolo importante. 

 

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