Caso bimba rom esclusa da scuolabus a Collegno, il sindaco: "Servizio riattivato"

Piemonte

Il primo cittadino ha annunciato la riattivazione spiegando che la giunta ha deliberato la concessione del servizio in deroga

La bimba rom di 4 anni esclusa dal servizio scuolabus del Comune di Collegno perché la famiglia non risiede nel paese dove va a scuola potrà di nuovo usufruire dello Scuolabus. Lo ha annunciato il sindaco Francesco Casciano nel corso della trasmissione Ore 12 su Rai Due. Il primo cittadino ha spiegato che la giunta ha deliberato la concessione del servizio in deroga.

L'avvocato della famiglia: "A noi non è ancora stato comunicato niente"

 "A noi non è pervenuta nessuna comunicazione ufficiale, lo abbiamo appreso dalla tv" sostiene l'avvocato della famiglia della bambina, Federico Depedris, precisando che lo scorso anno, quando fu attivato il servizio di scuolabus, "non fu detto al padre che avrebbe dovuto prendere la residenza per il mantenimento del servizio".

La vicenda

La bambina è stata esclusa dal servizio scuolabus a partire dal 16 novembre perché la sua famiglia non è residente nel Comune nonostante l'anno scorso usufruisse del servizio. Il padre è nato e cresciuto tra Torino e Collegno, ha la nazionalità comunitaria, ma non quella italiana e non riesce ad ottenere la residenza, nonostante sia autorizzato a dimorare presso il campo nomadi di Strada della Berlia assieme alla moglie e ai suoi due figli minori. Nessuna residenza perché l'uomo non ha un lavoro e non può dimostrare di essere indipendente dal punto di vista economico. Nei giorni scorsi un gruppo di cittadini rimasti colpiti dalla vicenda si era offferto di pagare il taxi alla piccola per non farle fare quaranta minuti di strada a piedi sia all'andata che al ritorno.

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