Giornate FAI d'Autunno 2020, 5 luoghi d’arte da vedere in Piemonte

Piemonte

Sono oltre 60 i luoghi visitabili in regione, tra cui la chiesa di Santa Croce a Torino, solitamente chiusa al pubblico, e la cappella del seminario di Alba. La prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria

Sono oltre 60 i luoghi visitabili in Piemonte in occasione delle Giornate FAI d’Autunno (FOTO) , che quest’anno, per via dell’emergenza coronavirus, si svolgono su due weekend, 17-18 e 24-25 ottobre, in modo da consentire a tutti i partecipanti di visitare parchi, chiese, monumenti e tutte le bellezze del nostro Paese in sicurezza. Da Torino ad Alessandria, da Novara a Cuneo, ecco 5 luoghi da non perdere. La prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria. 

La chiesa di Santa Croce a Torino

A Torino, tra i diversi monumenti visitabili nel fine settimana, c’è la chiesa di Santa Croce, che apre le sue porte per l’occasione. Realizzata tra il 1718 e il 1732 su progetto di Filippo Juvarra, fa parte del complesso conventuale costruito alla fine del XVII secolo per le Canonichesse Lateranensi, oggi in gran parte sede della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi del capoluogo piemontese. La chiesa è attualmente chiusa al pubblico, ma negli anni è stata interessata da importanti interventi di restauro, non ancora terminati, per poterla restituire definitivamente alla comunità.

La cappella del seminario di Alba

A contraddistinguere la cappella del seminario di Alba, in provincia di Cuneo, è la policromia che è venuta a crearsi con gli oltre 30 tipi di marmi presenti al suo interno, tra cui la Breccia di Viggiù, il Verde di Susa, il Varallo Polcevera, il Rosso Belgio, il Viale Asia, la Rosa di Spagna, il Rosso Verone e il Sanguigno d’Africa. Marmi che dominano anche l’altare maggiore. Le visite, abbinate a quelle della chiesa di Santa Caterina, partiranno ogni 90 minuti.

Gli affreschi del Broletto di Novara

Composto da quattro edifici, raccolti intorno ad un cortile centrale e realizzati in tempi diversi (dal XIII al XVIII secolo), il Broletto di Novara si caratterizza per la sua particolare facciata, con cinque finestre a sesto acuto, diseguali tra loro e contornate da decorazioni in terracotta. Sull’interno muro, invece, sono affrescati gli stemmi dei podestà che si sono succeduti nel corso degli anni, tra cui quella della famiglia Arcimboldi.

Il castello medievale di Calosso

A Calosso, in provincia di Asti, sorge un imponente castello medievale la cui origine è antecedente all’anno Mille. Distrutto nel 1368 durante il conflitto tra i Guelfi della famiglia Solaro e la fazione ghibellina, venne prontamente ricostruito. Rimase un importante punto strategico fino al 1659, quando la famiglia Roero di Cortanze la trasformò in dimora di campagna. Le visite guidate partiranno ogni 60 minuti per gruppi di 12 persone.

La chiesa di Santa Maria Assunta di Pontecurone

A Pontecurone, in provincia di Alessandria, nel fine settimana sarà accessibile ai visitatori la chiesa di Santa Maria Assunta di Pontecurone. Di epoca medievale, l’edificio presenta tre significativi cicli pittorici di epoca successiva: il primo è dedicato ai miracoli di San Pietro Martire, realizzato tra il 1460 e il 1480; il secondo, risalente alla fine del XV secolo, è composto da affreschi raffiguranti a Madonna in trono e i Santi Agostino e Nicola; infine, al terzo ciclo, seicentesco, appartiene la decorazione della cappella del Rosario, realizzata da Gian Mauro della Rovere detto il Fiamminghino. Visite ogni 30 minuti per gruppi di otto persone.

 

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