Aborto, Regione Piemonte: “Chiederemo un parere legale sulle nuove linee guida”

Piemonte

L'assessore agli Affari Legali, Maurizio Marrone (FdI), intende chiedere all'avvocatura delle Regione "se il governo Conte stia rispettando oppure no il diritto alla scelta consapevole e alla salute delle donne garantito dalla legge 194", prima di far applicare le nuove linee guida che regolano l'interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital

La Regione Piemonte chiederà alla sua avvocatura di verificare "se il governo Conte stia rispettando oppure no il diritto alla scelta consapevole e alla salute delle donne, garantito dalla legge 194", lo ha annunciato l'assessore agli Affari Legali, Maurizio Marrone (FdI), che intende chiedere il parare prima di far applicare dalla sanità piemontese le nuove linee guida, annunciate ieri dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che regolano l'interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e senza obbligo di ricovero.

Le parole dell'assessore

"Prima di ricorrere all'aborto - sostiene l'assessore Marrone - la legge 194, che regolamenta le interruzioni volontarie della gravidanza, assicura alle donne che stanno vivendo una gravidanza difficile di rivolgersi ai consultori e ai centri di aiuto alla vita, dove possono ricevere sicuramente un sostegno concreto per poter scegliere la vita e non la morte. Sempre la legge nazionale - aggiunge Marrone - prescrive il ricovero fino all'interruzione della gravidanza, che nell'aborto chirurgico coincide con l'asportazione del feto, mentre consentire che la pillola Ru486 sia somministrata in ospedale e poi la donna possa uscirne ed espellere l'embrione-feto in privato e in totale solitudine, la espone a rischi di gravi e fatali emorragie". "I rilievi eccepiti dalla Cei e dal Family Day sulle nuove linee guida del ministro Speranza - conclude - sembrano pertanto assolutamente fondati".

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