"Fin quando avremo forza continueremo a lottare", dicono i familiari che hanno incontrato a Palazzo Chigi il Premier Conte e il ministro Bonafede. Dopo la notizia che i manager tedeschi, condannati in Italia, hanno ottenuto la semilibertà in Germania prima ancora di entrare in carcere, hanno chiesto una revisione del processo
"Il premier Giuseppe Conte ci ha consigliato di scrivere una lettera che porterà alla Merkel quando la incontrerà nelle prossime settimane. Lo ringraziamo, ma abbiamo deciso di andare comunque in Germania per incontrare la cancelliera e il giudice che ha deciso per la semilibertà dei due manager condannati". Lo riferiscono i parenti delle sette vittime del rogo della Thyssenkrupp, al termine dell'incontro di quest'oggi con il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a Palazzo Chigi. "Fin quando avremo forza continueremo a lottare”, dicono. (IL PG: "MAI ABBASSATA LA GUARDIA" - CONCESSA LA SEMILIBERTA').
L'incontro
L'incontro con il premier e il ministro Bonafede, al quale ha preso parte anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, era stato chiesto dai familiari dopo la notizia, la scorsa settimana, che i manager tedeschi Harold Espenhahn e Gerald Priegnitz, condannati in Italia, hanno ottenuto la semilibertà in Germania prima ancora di entrare in carcere. Insieme ai familiari, otto persone tra mamme e sorelle degli operai morti nel rogo, c'è anche Massimiliano Quirico di Sicurezza e Lavoro. Rosina Platì, mamma di Giuseppe, una delle sette vittime, prima del meeting aveva espresso le seguenti intenzioni: "Chiediamo che ci sia una revisione del processo e delle pene. Ce lo devono: a noi e, soprattutto, ai nostri ragazzi".
I familiari: "Quello che volevamo non lo potremo avere"
I familiari delle vittime del rogo, al termine dell'incontro, hanno dichiarato: "E' stato un incontro fattivo, ma quello che volevamo non lo potremo avere. Il riesame del processo, come avevamo chiesto, sarà un po' difficile. Apprezziamo la vicinanza di Conte e Bonafede, ma è incredibile che l'Italia non abbia ancora la documentazione relativa alla concessione della semilibertà ai due manager tedeschi della ThysenKrupp, Espenhahn e Priegnitz. Auspichiamo la rapida convocazione dell'ambasciatore tedesco e valutiamo tutti i possibili interventi, come l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti della Germania".
"Sembra tutto così complicato"
"In due diversi momenti, nel 2019, Conte ha visto la Merkel facendole presente le nostre istanze, al G20 di Berlino e a un altro incontro a Bruxelles 2019. La cancelliera - proseguono i familiari - ha espresso comprensione ma gli ha detto che non può intervenire nell'ordinamento giudiziario tedesco. Ora tramite Di Maio verrà convocato l'ambasciatore tedesco. Il governo si farà carico di parlare con la Germania per ottenere una composizione amichevole in merito al ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo per il risarcimento ai familiari", riferiscono. "Sembra tutto così complicato - aggiungono - Bonafede si è mobilitato ma non ha ancora ottenuto la documentazione relativa alla concessione della semilibertà per i due manager tedeschi".
Appendino ringrazia Conte: “La Città è a disposizione”
"La Città di Torino continuerà a dare la sua disponibilità per ogni azione che sarà necessaria. "Ringrazio il Presidente Giuseppe Conte e il Ministro Alfonso Bonafede per aver accolto le famiglie delle vittime ThyssenKrupp a Palazzo Chigi”. Così in un tweet la sindaca Appendino.
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