Maltempo in Piemonte, allerta rossa. Ferrero ferma la produzione

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Le zone più colpite sono la fascia pedemontana nordoccidentale e il settore appenninico, con valori molto forti sull'Alessandrino. Rischio di esondazione di corsi d'acqua, allagamenti anche estesi e frane diffuse

L'allerta per il maltempo diventa rossa in un terzo del Piemonte. Le forti precipitazioni che si sono registrate nelle ultime ore sulla regione hanno causato l'innalzamento del livello dei corsi d'acqua, con rischio allagamenti, frane e valanghe. (IL METEO IN PIEMONTE - GLI AGGIORNAMENTI SUL MALTEMPO - FOTO). La Ferrero ha fermato fino a domani, in via precauzionale, la produzione dolciaria nello stabilimento di Alba per il rischio che il fiume Tanaro, già esondato in alcuni punti a Niella Tanaro, possa tracimare. Alzate anche le paratie a protezione dell'azienda. Monitorati costantemente i torrenti Orba, che è esondato a Capriate, ed Erro, tra Piemonte e Liguria. Le zone più colpite sono la fascia pedemontana nordoccidentale e il settore appenninico, con valori molto forti sull'Alessandrino al confine con la Liguria, dove ci sono stati i primi allagamenti. Nevicate intorno ai 20-30 cm sull'arco alpino, dal Cuneese al Verbano, sopra i 1.200 metri.

L'allerta diventa rossa

Nell'aggiornamento di Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, l'allarme è passato da arancione a rosso per "esondazione di corsi d'acqua, allagamenti anche estesi e frane diffuse". Oltre al rischio di frane e allagamenti, diventa massimo, in alcune aree del Piemonte, anche il pericolo della valanghe. L'allerta riguarda sia la fascia a sud compresa tra le valli Tanaro (Cuneo), Belbo e Bormida, tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo che un'ampia area a nord le Valli Sesia, Cervo e Chiusella, Orco, Lanzo, bassa valle di Susa e Sangone, nelle province di Biella, Vercelli e Torino.

Disagi in tutta la Regione: scuole chiuse nel Cuneese

A causa delle pessime condizioni meteorologiche e del rischio di frane e allagamenti, diverse scuole dei paesi dell'Alta Langa cuneese oggi non hanno aperto. Danni anche sulle strade, con alcune voragini che si sono aperte tra Cravanzana e Ormea. Sospese anche le attività sportive, mentre resta ancora chiuso a tempo indeterminato il valico internazionale del colle della Maddalena per il rischio valanghe.
Disagi si stanno verificando anche nel Canavese, dove diversi comuni hanno già attivato i Centri operativi comunali. A Chiaverano sono state evacuate una quarantina di persone, che potranno essere accolte nella foresteria di piazza Marconi.
In Valsesia, le forti precipitazioni hanno obbligato i soccorritori ad allontanare i clienti nei ristoranti di Rassa. Chiuse al traffico diverse strade, tra cui la provinciale 10 tra Rimasco e Rima, all'altezza della località Ponte Quare nel comune di Alto Sermenza, e la provinciale 124 Rimasco-Carcoforo, all'altezza della frazione Ferrate. 
Frane e allagamenti si registrano nell’Astigiano mentre a Macugnaga, nel Verbano, il rischio di valanghe ha costretto il sindaco a emettere un'ordinanza che prevede la chiusura della Provinciale 66 tra Isella e Staffa, le due frazioni all'ingresso del paese montano. 

Evacuato campo nomadi ad Alba

Il Tanaro continua a crescere di livello ad Alba, dove piove ininterrottamente da ieri sera. Il sindaco, Carlo Bo, ha predisposto il trasferimento dei residenti del campo nomadi, situato lungo il Tanaro, nelle strutture predisposte in piazza Prunotto. E' stato inoltre vietato il transito veicolare e pedonale su tutte le strade che accedono alla sommità degli argini del fiume Tanaro, l'accesso, anche pedonale, al parco Tanaro e la chiusura delle sale da ballo in via Tanaro, corso Barolo e piazzale Prunotto. Continua il monitoraggio di ponti e strade.  

Le previsioni Arpa per domani

Secondo Arpa domani "sui settori nordoccidentali e su quelli al confine con la Liguria sono possibili valanghe di dimensioni estreme". Lo zero termico sarà a quote relativamente alte: 1900-2300 sui settori alpini a ovest e sud, 1900-200 metri a nord.

Distribuiti sacchetti di sabbia per la protezione passiva di fiumi e torrenti

Dalla mezzanotte è operativa la sala regionale di Torino. Aperte anche le sale operative provinciali della Città metropolitana di Torino, Cuneo, Biella, Asti e Alessandria, dove lo Scrivia ha superato il livello di guardia a Guazzora. Stesso discorso nel Cunueese per l'Uzzone a Cortemilia. Nell'Alessandrino sono diciotto i comuni che hanno attivato il centro operativo misto. I presidi regionali hanno distribuito seimila sacchetti di sabbia per la protezione passiva di fiumi e torrenti.

Coldiretti: "Semine a rischio"

"Il Po si è gonfiato di circa un metro nelle ultime 24 ore per effetto delle condizioni climatiche straordinarie con l'onda di piena del Po che dal Piemonte potrebbe superare la soglia 2 di criticità per propagarsi, in seguito, nella restante parte dell'asta fluviale in Lombardia ed Emilia". Lo afferma la Coldiretti, che lancia l'allarme per l'agricoltura: "La pioggia sta compromettendo le tradizionali semine autunnali, con una media del 50% delle operazioni ancora da completare. Se il maltempo dovesse proseguire ancora a lungo - conclude la Coldiretti - sarebbe impossibile completare le semine, con il conseguente azzeramento di buona parte dei raccolti".

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